Capitolo 87

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È passata ormai una settimana: il mio "riposo" è terminato. Per fortuna la caviglia sta guarendo e finalmente posso camminare senza stampelle, anche se devo stare comunque molto attenta. Gli allenamenti non posso ancora riprenderli, anzi, dovrò continuare a usare pomate e ghiaccio ancora per un po'.
Questi giorni a casa sono stati veramente noiosi. Heric era a scuola e spesso tornava a casa tardi perché doveva rimanere con la squadra il pomeriggio, e a me toccava restare da sola. Per fortuna, però, Sam e Katie sono venute a trovarmi spesso. Un po' per chiacchierare e farmi compagnia, un po' per rallegrarmi e, giuro, anche per tenermi aggiornata sui corsi e gli argomenti da studiare.

Oggi, purtroppo, mi toccare tornare a scuola...
Sembra passata un'eternità da quando l'ho visto l'ultima volta. Invece sono passati solo sette giorni.

"Tesoro, ormai cammini quasi perfettamente!" La mamma sembra così contenta nel vedermi senza stampelle.
"Non ti sento ripetere questa frase da quando ha fatto i suoi primi passi ad un anno di vita." Ironizza mio padre, continuando a leggere serio il giornale.

Sul mio viso spunta un leggero sorriso, ma appena vedo mio fratello scendere le scale e con lo zaino sulla spalla destra mi torna in mente la scuola.

"Andiamo?" Mi domanda.
"Sì."
Da questa settimana riprenderemo ad andare col bus, e non più con la mamma.
Passiamo quei minuti del tragitto in silenzio e ancora assonnati.
Appena arriviamo incontriamo Sam e Katie, che vengono a salutarmi con un grande abbraccio.
"Finalmente! Le giornate a scuola senza di te erano noiose!" Katie sembra così allegra.
"Ci sei mamcata!"
"Anche voi! Tantissimo!"
In lontananza vedo quelle due vipere di Rossana e Debora che, effettivamente non vedevo da un po' di tempo. E il che non mi dispiaceva affatto, visto tutto ciò che hanno combinato a me e le mie amiche.
"Nel pomeriggio ho gli allenamenti con la squadra, tu sei vuoi vai pure a casa prima. Ci vediamo più tardi." Mi saluta Heric.
"Va bene." Sorrido io.

Sicuramente non rimarrò a vederlo. Non voglio rischiare di vedere Jace, o almeno non troppo a lungo. Anzi, ora che ci penso, non l'ho ancora nemmeno incrociato. Che strano... eppure mi è capitato di vedere tra i corridoi parecchi suoi amici, ma di lui nessuna traccia...
Magari è solo fortuna, Alison.

-

La giornata scolastica è giunta al termine.
Di Jace, neanche l'ombra.
"Allora io vado. Buon allenamento fratellino, ci vediamo a casa."
"A dopo!"
Io, Sam e Katie salutiamo Heric e ci dirigiamo verso la fermata per tornare a casa.
"Certo che il lunedì è davvero una tortura. Dovrebbero abolirlo!"
"Per una volta sono d'accordo con te, Kat." La prende in giro Sam.
A sentire i loro discorsi non posso che mostrare un sorriso.
Mentre varchiamo il cancello della scuola vado a sbattere sbadatamente contro qualcuno.

"Scus-" Sto per scusarmi, ma appena vedo chi ho davanti rimango come pietrificata.
"Alison! Come stai?" Una ragazza bellissima, coi capelli castani che le cadono lungo le spalle e occhi azzurri fin troppo famigliari, mi compare davanti con un gran sorriso.
"Scarlett! Che sorpresa! Sto... bene. Tu, che ci fai qua?" Faccio finta di apparire naturale, come se nulla fosse successo. Conoscendo Jace non gli avrà raccontato nulla. E se lo avesse fatto non credo che sua sorella sarebbe così felice di vedermi.
"Lascia perdere... mi ha chiamato la preside e ho scoperto che Jace sta saltando la scuola da una settimana. Per di più anche Emma ne sta combinando alcune delle sue..." Sul suo volto appare un'espressione sconsolata e preoccupata.

Jace sta saltando la scuola da una settimana...?! Com'è possibile?! Né Heric né le mie amiche mi hanno detto nulla... e poi... non è da lui! Insomma, non ne era a conoscenza nemmeno Scarlett...!

"Oh... mi-mi dispiace... non ne sapevo nulla, sono rimasta a casa anch'io un po' di giorni..."
"Per la tua caviglia, giusto? Me l'ha detto Jac-"
"A-avete parlato di me?!"
"S-Sì. Perché?"
"Ehm, no... nulla! Ma... per caso ti ha detto altro?" Faccio la finta tonta.
"Mh, no-"

Improvvisamente il suo cellulare inizia a squillare.
"Pronto, Nate? Sì, lo faccio dopo. Ora sono a scuola di Jace. Perché? Perché quel deficiente sta marinando la scuola da una settimana e io non ne sapevo niente! Anzi, mi auguro che tu non lo stia coprendo come sempre!" Scarlett sembra stia iniziando ad innervosirsi.
"Oddio guarda che ore sono! Arriverò tardi al colloquio! Ci sentiamo dopo." Appena mette giù mi rivolge un altro sorriso.
"Scusami tanto Allie, ma ora devo proprio andare. Spero di rivederti presto." Mi dá una leggera carezza alla testa, per poi correre dentro la scuola, mentre io rimango quasi paralizzata.
"Allie-"
"Perché non me l'avete detto?" Interrompo Sam.
"Che cos-"
"Non fate finta di non capire. Sapevate che Jace era assente?"
Loro rimangono in silenzio. Si scambiano qualche sguardo per poi posarlo nuovamente su di me.
"Sì... l'avevamo notato. Ma abbiamo pensato sarebbe stato meglio che tu non lo sapessi..."

Per un attimo, ammetto che mi stavo per alterare. Sentivo l'intero corpo tremare dalla rabbia. Semplicemente perché non riesco ancora ad accettare il fatto di essermi separata da lui... volevo avere ancora notizie.
Ma vedere le mie amiche preoccupate per me mi ha fatto capire che lo stavano facendo solo per il mio bene.
Prendo un sospiro.

"Scusatemi... non volevo prendermela..."
Rimaniamo nuovamente in silenzio, senza dire una parola.
"Torniamo a casa?" Domando sorridendo, nella speranza di alleggerire la situazione. E, per fortuna, loro fanno la stessa cosa.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now