Capitolo 77

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"Allie, ma cos'è successo?!" Sam e Katie mi accolgono sulla soglia della nostra stanza.
"State tranquille." Sorrido debolmente. Con tutte le lacrime che ho versato prima, sento gli occhi gonfi.
"Ci vediamo domani. Dormi, mi raccomando." Heric mi saluta dandomi un dolce bacio sulla fronte.
"Sì."

Appena chiudo la porta le mie migliori amiche mi travolgono di domande.
"Vi ho visti litigare, prima."
"Esatto, cos'è successo?"
"Non vi avevo mai visti così."
Io le guardo e sospiro. Non so nemmeno da dove partire, sinceramente. Quindi, a sto punto, è meglio non farlo proprio e andare a dormire. Domani inizia il torneo... non oso immaginare come andrà...

"Preferisco riposare ora, magari ne parliamo un'altra volta..." Tento di sorridere, ma inutilmente. Mi lascio solo cadere sul letto, nella speranza di riuscire a dormire.

-

Guardo il cellulare: sono le 6.59 e tra un minuto esatto dovrebbe scattare la sveglia. Non ho voglia di casini, quindi la tolgo prima che suoni.
Sam e Katie dormono ancora, mentre io non ho chiuso occhio. Appena mi guardo allo specchio del bagno, non mi meraviglio nemmeno delle mie occhiaie.
"Come faccio oggi a fare la coreografia...? Non ho un briciolo di energia..."
Apro l'acqua della doccia e mi immergo sotto il getto caldo.
Vorrei tornare indietro nel tempo.
Vorrei tornare a quando Jace si comportava ancora da maledetto stronzo, a quando mi riempiva di scherzi e di fastidiose battute.
Ma soprattutto, vorrei tornare a quando gli rispondevo, a quando gli tenevo testa... perché, in quel momento, ancora, non me ne fregava niente di lui...

"Allie, tutto bene?" Sento la voce di Sam provenire dalla camera.
"Ah, sì! Ho finito, cinque minuti ed esco."

Come detto, ritorno in camera con l'asciugamano avvolto intorno al corpo e i capelli ancora bagnati.
Vedo Katie ancora nel letto, che si rigira tra le coperte, ma per fortuna è sveglia.
"Buongiorno!" Si mette seduta di scatto, appena mi vede.
"Ei." Sorrido io, sentendomi in colpa per come le ho ignorate ieri sera.
"Stai... meglio...?" Mi domanda.
Io non rispondo, abbasso solo lo sguardo.
Le mie amiche si lanciano un'occhiata confusa.
"Scusate se ieri non ve ne ho parlato, solo che-"
"Stai tranquilla, Allie. Non ti costringiamo mica. Quando vuoi, lo sai che ci siamo." Sam mi sorride, per poi venire ad abbracciarmi.
"Oh, ci sono pure io!" Strilla Katie, lanciandosi su di noi per aggiungersi all'abbraccio.

La loro reazione mi provoca un sorriso. Uno vero. Il primo sorriso vero, dopo tanti falsi.
"Grazie, vi voglio bene." Dico, stringendole più forte.
"Qualunque cosa sia successa, in queste ore dimenticala. Pensiamo solo a divertirci e a fare bene la nostra coreografia." Mi incoraggia Sam.
"Esatto! Con tutte le prove che abbiamo fatto, poi!" Ride Katie.
"Spero di non rovinare nulla..." Solitamente, spetta a me motivare la squadra, ma stavolta ho paura di non riuscirci.
"Come potresti rovinare qualcosa? Sei o non sei il nostro capitano?!" Il sorriso e l'allegria di Katie sono sempre stati contagiosi.
Menomale che ci sono loro.

Dopo circa mezz'ora abbiamo già indossato il nostro body rosso, truccate e pettinate con una coda alta.
Prima di scendere prendiamo la nostra felpa sempre della squadra.
Appena siamo giù vediamo il coach e altri nostri compagni, tra cui mio fratello.
"Buongiorno a tutti! Siete svegli?" La voce del coach è fin troppo alta per essere neanche le 8.00 del mattino.
"Buongiorno." Salutano gli altri, a parte io, che rimango in silenzio. Sento di non avere le forze di fare nulla.
"Come stai?" Heric si avvicina a me.
"Bene..." Mento.
Lui mi guarda, senza dire nulla. Ma so benissimo che non posso nascondergli nulla: mi conosce troppo bene.

"Hogan! Finalmente sei arrivato!" Appena sento il coach chiamare Jace il mio cuore perde un battito e la mia mente si annebbia.
Con la coda dell'occhio lo vedo uscire dall'ascensore e raggiungere il gruppo.
Ha addosso la tuta della squadra, come tutti gli altri. La stessa tuta che mi aveva dato quella volta in piscina... quella per cui abbiamo iniziato a discutere... quella per cui è venuto a casa mia... e da lì, abbiamo iniziato ad avvicinarci... tutti questi pensieri assieme mi spezzano il cuore.

Il suo sguardo è ancora assonnato. Avrà dormito...?
Ma di cosa mi preoccupo...? Di una persona del genere...? Capace solo di mentire e prendere in giro...? No, Alison... non devi.
Per un attimo i nostri sguardi si incontrano e io sento le gambe tremare.

"Sveglia, ragazzo mio! Non puoi mica presentarti non quelle occhiaie prima di un torneo!" Il coach si avvicina a Jace, dandogli delle pacche sulla schiena. Lui però non risponde, alza solo gli occhi, imprecando sottovoce.
"Gliele dasse più forti quelle botte..." Sento Heric parlare, mentre fulmina Jace con lo sguardo.
Io non dico nulla.
Rimango in silenzio.
Se lo facessi, penso che scoppierei a piangere.

-

Quando il pullman imbocca una strada sulla destra riusciamo subito a vedere il grande palazzo dello sport.
È grande e con molte vetrate. Intorno è pieno di parcheggi per visitatori e per chi, come noi, arriva in bus.
Finalmente scendiamo.

"Bene ragazzi! Vi voglio vedere carichi! Capito?" Esclama il coach.

Certo... saremo carichissimi...

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora