Capitolo 18

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Continuo a sentire un misto tra caldo e freddo mentre torniamo da mio fratello e dai suoi amici. I brividi che mi percorrono lungo la schiena me ne provocano sempre degli altri.
Sto iniziando a farmi qualunque tipo di pensiero.
E se non lo trovassi più? E se invece lo trovasse qualcuno? E se quel qualcuno dovesse leggere tutto e, magari, renderlo pubblico?
No... non può essere. Devo ritrovarlo. Devo ritrovarlo. Devo ritrov-

"Allie, tutto bene?"
Alzo improvvisamente lo sguardo. Mio fratello è davanti a me, mentre mi accarezza una guancia.
"Ehm... sì. Certo." Tento di sembrare il più disinvolta possibile.
"Non sembra... sei pallida..."
"Sono solo un po' stanca, stai tranquillo, davvero." Sorrido.
Lui mi dá un dolce bacio sulla guancia per poi andare verso il bancone.
Mi guardo attorno e vedo tutti ballare e divertirsi, mentre io sono qua, in panico totale.
Sam e Katie hanno iniziato a ballare bevendo i loro drink. Se non fossi così tanto preoccupata proverei anch'io a ballare e a divertirmi.
Ma non ce la faccio. È impossibile.
Nessuno... nessuno deve leggere il diario.

"Hai la faccia di una che si sta divertendo molto!" Un braccio si posa improvvisamente sulle mie spalle.
Conosco solo una persona che si mette così, su di me.
"Non sono in vena, Jace."
"Oh, non sai quanto è bello sentire pronunciare il mio nome dalla ragazza più bella della scuola." Dice, col suo sorrisetto.
"Seriamente. Finiscila." Sbuffo.
"Che ti prende? Sembra che ti è scappato il gatto!"
"Diciamo che non è un proprio un gatto, ciò che ho perso."
"Hai perso qualcosa?" Chiede.
"Seh."
"Che non è il gatto."
"No, non è il gatto!"
"E cosa c'è di peggio da perdere, se non il proprio gattino?" Ride.
"Mah, non saprei. Magari tanti pezzi di carta in cui tieni i tuoi segreti più profondi!" Ironizzo, guardandolo in cagnesco.
"Hai perso il tuo diario?!" Soffoca una risata.
"Simpatico." Rido ironicamente.
"E se ti aiutassi a ritrovarlo?"
"Non voglio il tuo aiuto." Alzo gli occhi al cielo.

Quando mio fratello torna, con una bevanda in mano, inizia a guardare malissimo Jace.
"Cosa vuoi, Hogan?" Sbotta.
"Rilassati, Evans. Sto solo parlando con la tua gemellina." Passa una mano sulla mia testa, scompigliandomi i capelli.
Heric continua a guardarlo male, ma senza rivolgergli la parola.
"Allie, tieni. È un po' di succo, magari ti fa stare meglio." Dice, passandomi il bicchiere che ha in mano.
"Grazie." Sorrido, iniziando a sorseggiare.
"HERIC! MIKE STA MALE!" Un amico di mio fratello urla dall'altro tavolo. Heric si dirige subito da loro.
"Avrà bevuto troppo." Commenta Jace.
"Come se tu avessi bevuto poco."
"Almeno io reggo." Sorride.
Poco dopo Heric torna da noi.
"Allie, andiamo." Dice, prendendomi per un polso.
"Aspetta, dove?"
"Accompagniamo Mike a casa. Ha bevuto troppo e non si regge neanche in piedi."
"E io cosa c'entro? Avevo detto a Sam e Katie che stavo con loro." Faccio gli occhioni, per convincerlo a farmi rimanere.
Lui mi guarda, indeciso.
"Eh va bene, ma non tornare tardi. E per qualunque cosa chiamami." Dice, preoccupato.
"Stai tranquillo." Sorrido.
"Esatto, ci sono io!" Si intromette Jace.
"Tu levati. Se vengo a sapere che le stai ancora vicino finisci male." Lo minaccia Heric.
"Adesso muoio di paura."
"Ok, finitela. Heric, ci vediamo a casa. Adesso raggiungo Sam e Katie."
"Va bene." Mi saluta, per poi andarsene.

Faccio per andarmene, ma Jace mi blocca da un polso.
"Cosa vuoi?"
"Da quel che ricordo, sei tu che vuoi una cosa."
"Cosa intendi?" Chiedo, confusa.
"Non saprei... magari, il tuo diario." Prende il suo telefono, mostrandomi delle foto.
Le guardo meglio e mi accorgo che sono... LE PAGINE DEL MIO DIARIO?!

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora