Capitolo 109

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Percorro gli ultimi metri prima di arrivare a casa.
C'è il tramonto, e si sta facendo buio.
Mi fermo a guardare il sole sparire dietro una casa. Tante volte vorrei fare la stessa cosa: andarmene, nella speranza di risorgere e tornare a brillare.
Innamorarsi... penso non ci sia nulla di più bello, ma bisogna avere tanto coraggio.
Non si è più da soli, si condivide tutto, dalle cose belle a, ahimè, anche quelle brutte.
Le emozioni, il dolore... quando si è da soli è più facile, ma quando si è in due è più bello.
I problemi arrivano quando si vuole stare assieme, ma si è lontani.

Ormai il sole se n'è andato. Sono rimasta da sola, aspettando che arrivi il buio.
Non ho proprio voglia di tornare a casa... non avrei le forze di fingere dei sorrisi, soprattutto a mia madre.
Prendo in mano il telefono, e digito il numero di mio fratello.
Dopo pochi squilli risponde.

<Allie?>
"Heric... puoi uscire un attimo?" Sento di nuovo un nodo alla gola, e la mia voce esce strozzata.
<C-che hai?! Stai piangendo?! Dove sei?>
"N-no stai tranquillo... sono fuori casa, non ho molta voglia di entrare..."
<Aspettami lì, tra cinque minuti sono subito da te.> Dice, per poi chiudere la chiamata.

Tra cinque minuti...? Molto probabilmente non è tornato a casa. Magari era fuori con dei suoi amici, e come al solito l'ho disturbato... alle volte mi sento un peso anche per mio fratello...
Mi siedo sul marciapiede della strada, portando le ginocchia al petto.
Sento gli occhi gonfi e il freddo non aiuta.
Passano cinque minuti e in fondo alla via vedo la figura di un ragazzo alto e biondo.
Come promesso è arrivato, ci ha messo anche meno di cinque minuti... e come immaginavo era fuori.
Ci metto un attimo a rendermi conto che al suo fianco sta camminando un'altra persona: è molto più piccola, con i capelli castani e lunghi. Indossa dei jeans bianchi, una maglietta rosa chiaro e una giacca in jeans... vestiti che ho già visto poco fa... questa piccola figura, appena mi vede, mi corre incontro, per poi sedersi di fianco a me.

"Allie! Che ti è successo?!" Emma mi stringe in un dolce abbraccio, per poi guardarmi con sguardo preoccupato.
Heric si siede dalla parte opposta, mettendo una mano sulla mia spalla.
"Ci hai fatto preoccupare un sacco, cos'è successo?!" Mi domanda, scrutandomi con i suoi occhi verdi, identici ai miei.

Io rimango un attimo in silenzio.
Vorrei parlare, ma le parole faticano ad uscire.
Odio quando mi succede questa cosa...

"È stato quel cretino di mio fratello, vero? Ahh, quando lo vedo lo ammazzo...!"
"Avete litigato?" Continua mio fratello.
"L'ho... l'ho lasciato... è mia la colpa..." Confesso, con le lacrime che scorrono giù per le guance.
Loro restano un attimo in silenzio, increduli.
Si guardano un secondo, per poi tornare a guardare me.
"C-come sarebbe-"
"Non è ciò che voglio davvero. L'ho messo davanti a una scelta: o me, o l'incontro...!" Interrompo Heric, alzando leggermente la voce.
Non voglio arrabbiarmi... non c'entrano niente loro, ma ho un bisogno immenso di sfogarmi...
"E lui..."
"Avrà scelto l'incontro. L'ho sempre detto che ho un fratello idiota!" Emma scatta in piedi, iniziando a camminare nervosa sul ciglio della strada.
"Oh, quando torno a casa mi sente! Quel deficiente! Anzi, fatemelo dire: è proprio un coglione! Una testa di caz-"
"O-ok, Emma. Abbiamo capito!" Heric si avvicina velocemente a lei, tappandole la bocca con la mano. Lei inizia ad agitarsi, per poi liberarsi dalla presa di mio fratello.
"Dai, lo sappiamo tutti che avrà si e no due neuroni in quella testa!" Sbotta.

Heric la guarda sospirando, per poi riportare l'attenzione su di me.
"Allie, posso provare a parlare io con Jace. Avevo già in mente di farlo."
"No... lascia stare... non servirebbe a nulla..."
"Con due botte belle forti in testa vedi a come serve!"
"Emma..." La riprende mio fratello.
La sua reazione così violenta verso il fratello mi fa uscire un piccolo sorriso in mezzo alle lacrime.
"Guarda! Sono riuscita a farla ridere però! Cavolo se per farti sorridere devo minacciare di morte Jace allora ti farò sbellicare dalle risate!"
Emma si inginocchia davanti a me, per guardarmi dritta negli occhi con un sorriso sul volto.
Io ricambio, ma fatico a guardarla.
Assomiglia così tanto a suo fratello... pure mentre sorride. Mi sembra di avere lui davanti in versione femminile.
"Non oso immaginare se lo prendessi sul serio a schiaffi." Ironizza Heric.
"Darei i milioni per farlo, guarda." Ride Emma, per poi continuare. "Adesso, a parte gli scherzi... Allie, mio fratello è così... ho visto come ha sofferto in questi anni, per colpa di quel ragazzo. Sono d'accordo con te sul fatto che non dovrebbe andare all'incontro... figurati, sia io sia Scarlett siamo stanche di vederlo conciarsi in quel modo... ma lui è così... deve sbatterci la testa più volte per capire le cose."
Emma mi sorride dolcemente, accarezzandomi una gamba.
"Confermo tutto... è sempre stato testardo." Dice Heric.
"Mi state dicendo che dovrei permettergli di andare all'incontro?" Alzo lo sguardo, alternandolo tra quello di Emma e mio fratello.
"Mh... secondo me, se per queste sue settimane lo eviti, come se vi foste seriamente lasciati, prima o poi cede lui." Dice Emma, sicura di sé.
"Anche secondo me. Fagli capire che la cosa è seria. Che rischia di perderti sul serio. Forse è l'unico modo per evitare che ci vada." Continua Heric.

Forse hanno ragione.
Lo ammetto, c'ero rimasta malissimo a vederlo immobile. Non ha nemmeno provato a seguirmi. Ma magari non è ancora detta l'ultima parola... spero con tutto il mio cuore che si penta, e che non faccia cavolate...
Mi ha fatto bene parlare con loro... già sapevo di poter contare su mio fratello, ma Emma mi ha sorpresa... ovviamente in modo positivo. Ha fatto molto per me, oggi.
Prima a scuola, con quelle due stronze... e ora qua, con mio fratel-
Aspetta.
Ora che ci penso... che ci fanno assieme?!
Ero così accecata dal dolore che non mi ero nemmeno posta il problema...!

"Allie...?" Mio fratello mi guarda, confuso.
"Scusate ma... che ci facevate assieme?" Domando, prendendoli alla sprovvista.
"Eh? Ehm, niente. Ci siamo solo fermati a parlare della situazione. Emma non se la sentiva di andare a casa." Dice Heric, con aria tranquilla.
"Già... poi Scarlett mi avrebbe riempita di domande. Anche Nate è rimasto con noi, ma giusto poco prima che chiamassi tu è dovuto scappare per una faccenda a lavoro."
"Ah. Quindi non ho interrotto niente?"
"C-cosa intendi?! Certo che no!" Ride nervosa Emma.
Heric scoppia a ridere, per poi accarezzarmi la testa.
"Asciugati quegli occhi, vah."

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now