Capitolo 76

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Sento il cuore a mille. Le gambe tremare.
Mi sembra come soffocare.
Non posso credere a ciò che ho appena sentito.

Guardo mio fratello, confusa e sconvolta, mentre lui continua a guardarmi con uno sguardo che non avevo mai visto prima. O, per lo meno, non aveva mai rivolto a me.

"C-cosa stai dicen-"
"Hai sentito." Heric mi interrompe, finché sento le lacrime salirmi agli occhi da tutto il nervoso che ho addosso. Sbatto velocemente le palpebre, nella speranza di ricacciarle dentro, e mi rendo conto che dei nostri compagni si sono avvicinati per sentire meglio.
"P-possiamo andare da qualche altra parte...?" Chiedo sottovoce, asciugando un occhio prima che una delle mie tante lacrime possa cadere.
"Per fare cosa?" Mi domanda, sempre con sguardo infuriato.
"Per parlare, Heric." Sento che potrei continuare a rispondergli ancora male.

Siamo sempre stati inseparabili, e lui si è sempre comportato divinamente con me. È buono, dolce e affidabile, insomma il fratello migliore che potessi mai avere. Ma... ammetto che da quando abbiamo iniziato a frequentare la N.Y.C. è diventato fin troppo protettivo... soprattutto quando si parla di Jace.
Ricordo che, quando lo vidi la prima volta, mi raccomandò immediatamente di stare lontana da lui. Quando gli chiesi il perché mi disse solo che aveva sentito delle voci a suo riguardo e, in effetti, vedendo i comportamenti da "stronzo" di Jace pensavo avesse ragione...
Poi, però, il destino ha voluto che lo conoscessi meglio, e...

"Non ho più niente da dirti, Alison." Heric sta per andarsene, ma io lo blocco da un braccio.
"Ti sto chiedendo per favore! Ho bisogno di sapere cosa sia successo!" Lo imploro.
"Perché non te lo fai raccontare da lui?! Ah, aspetta... non potrebbe farlo... se raccontasse tutto ciò che ha fatto, di certo, non potrebbe portare a letto il suo pupazzetto." Sul suo volto appare un piccolo sorriso amaro, quasi schifato, mentre io abbasso lo sguardo, sorpresa da ciò che appena detto.
Heric rimane in silenzio, a guardarmi confuso.
"N-non dirmi che..."

Inizio a sentire il panico.

"É-é successo al momento... n-non potevo immaginare che-"
"Alison, ci sei andata a letto insieme?! Ti sei veramente fatta abbindolare da quel bastardo?!"

Inizio a vedere sfocato.
Non volevo che scoprisse tutto in questo modo, non doveva andare così!

Vedo Heric stringere i pugni, per poi guardarsi intorno.
Finalmente si decide e mi porta al piano di sopra, nella sua stanza.

Una volta arrivati, apre la porta e accende le luci. Quando la richiude sento un grande tonfo che mi fa perdere un battito dallo spavento. Subito dopo, mio fratello si passa le mani tra i capelli, andando a sedersi sul bordo del letto.

"Non ci posso credere... Alison, ti rendi conto di cos'hai fatto?!" Urla, iniziando a imprecare.
"Heric, io..." Non so neanche come giustificarmi. Sento solo un grosso nodo alla gola e un peso sul petto che mi impediscono di parlare.
"Io lo ammazzo, quel bastardo!"
"No! Lui non mi ha costretta... io ero d'accordo... ho sbagliato io..."
"Sono stato io il coglione, per primo." Lo sento sospirare, per poi appoggiare le braccia sulle ginocchia e abbassare la testa.
"Perché dici così, ora...?"
"Perché non ti ho mai raccontato le cose come stavano veramente. Probabilmente, se lo avessi fatto, tutto questo non sarebbe successo..." Rialza lo sguardo su di me, passandosi nuovamente le mani nella sua chioma bionda.

Io rimango nuovamente in silenzio, nella speranza che lui dica qualcosa.

Lo sento fare l'ennesimo sospiro. Poi, inizia a parlare.

"É successo circa tre anni fa. Conoscevo Hogan già da un po', e anche altri ragazzi, suoi amici.
Ci incontravamo spesso, per fumare qualcosa, ma nessuno di noi spacciava, o almeno credo. Tranne uno. Un ragazzo di nome Jeremy, di cinque anni più grande di me-"
"J-Jeremy?!" Urlo senza pensare.
"Non dirmi che lo conosci...?"
"N-no, è che..." Merda, sarei dovuta rimanere zitta.
"Alison, ormai devi dirmi tutto..."
"L-lo so..." Ha ragione. Ormai siamo qua, dobbiamo dirci ogni cosa.
"Jace ha... ha perso i genitori da ragazzo e... per aiutare sua sorella a portare casa un po' di soldi fa alcuni incontri-"
"Ancora gli incontri?!" Esclama, guardandomi sconvolto.
"S-Sí... lo sapevi già...?"
"Certo che lo sapevo! Li faceva anche ai tempi, ma non pensavo stesse continuando. Va beh, vai avanti."
Io esito un attimo, ma poi continuo.
"Sono andata ad uno di questi incontri e... l'ho conosciuto..."
"COSA?! SEI ANDATA AGLI INCONTRI DI HOGAN?! ALISON, MA CHE CAZZO TI SALTA PER LA TESTA?!" Heric inizia a camminare avanti e indietro per la stanza, in modo nervoso.
"Sono successe un po' di cose... sono troppo lunghe ora da spiegare-"
"Ok, ho capito! Dimmi cos'è successo." Lo sento trattenere la rabbia.
"M-mi hanno raccontato di quando una volta nascose delle droga a casa di Jace e-"
"E Nate Allen."
"S-sí... come fai a...?" Heric sa più cose di quanto pensassi...
"Perché sono stato io a dirglielo!"
"Tu?!"
"Sì. Avevo parlato con Jeremy, una sera. Era ubriaco e mi aveva raccontato che la polizia lo cercava. Dopo un po' ha iniziato a dire che l'avrebbe nascosta e mi ha fatto capire che aveva intenzione di metterla proprio a casa loro. Non mi fidavo di lui, così sono andato a dirglielo. Ma non avrei dovuto fidarmi nemmeno di quei due bastardi..."
"Cos'è successo...?"

Non sono sicura di volerlo sapere...
Ho paura di ciò che mi sta per dire...
Cosa succederà tra me e Jace...? Che cosa avrà combinato...?
Ho le gambe che tremano e il cuore a mille.

"Quei due, che io ritenevo amici, si liberarono di quella droga, è vero. Ma la misero nel mio zaino, e io rischiai di essere preso dalla polizia."

"C-cosa...?"

Sono completamente senza parole... come ho fatto a non accorgermi di tutto questo?!

"Perché non mi hai mai detto niente...?!"
"Avevo paura ti spaventassi... non volevo assolutamente che tu, mamma e papà, sapeste di tutto questo. Sono stato un coglione io a fidarmi di gente del genere... Come ci sono cascato io, ci sei cascata tu, Alison."
"Ma... Jace... non ci credo..." Ormai sento le gambe cedere completamente. Mi accascio lentamente a terra, ma Heric si affretta ad afferrarmi per aiutarmi. Mi fa sedere sul bordo del letto, di fianco a lui.

Inizio a piangere, fino a non avere più fiato.
Sento il cuore in mille pezzi e la mente annebbiata.
Perché...?
Perché Jace non mi ha detto la verità dall'inizio...?!
Mi ha mentito... come faceva una volta... forse, il suo intento, era veramente solo quello di portarmi a letto... e ci è pure riuscito... che stupida sono stata...

Heric accarezza il mio viso, tentando di calmarmi. Anche se, dopo tutte queste bugie, e dopo tutte queste delusioni, non so più di chi e di cosa fidarmi...

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora