Capitolo 95

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"Sono arrivate le pizzeee!" Urlo felice, correndo in cucina di fretta prima di bruciarmi le mani.
"Finalmente!" Jace è già seduto con un gran sorriso sul volto.
Sembra proprio un bimbo.
Appena apro il cartone si allunga per prendere un trancio, ma io lo blocco subito.
"Fermo!"
Al mio rimprovero tira indietro la mano quasi spaventato e io scoppio in una risata.
"Cosa c'è?"
Io lo guardo in silenzio, prendo in mano il telefono e apro la fotocamera.
"Cosa vuoi fare?" La faccia confusa di Jace è proprio buffa, ma non smette di renderlo stupendo.
"Facciamo delle foto!" Esclamo contenta, posizionandomi in posizione di selfie.
"Co-cosa?! Scordatelo!"
"Eddaai! Non ne abbiamo neanche una..." Tento di fargli gli occhi dolci, ma lui continua a evitare il mio sguardo stravaccandosi sulla sedia con le mani nelle tasche.
In questa posizione le sue gambe sembrano ancora più lunghe.
"Non amo le foto, le ultime che mi hanno fatto saranno state al mio decimo compleanno."
"Tranquillo, per quello ci pensa mia madre ad ogni partita. Non ti troverai ad ottanta anni senza foto di te da ragazzo."
"Cosa? Ma veramente?" Soffoca una risata.
"Giuro!"
"Ho capito da chi hai preso."
"Dai, adesso facciamone almeno una assieme!" Provo ad insistere, finché lui non fa un sospiro.
"Muoviti." Mi prende dal polso, per farmi sedere sopra di lui. A me compare un sorrisino da ebete sul volto.
"Sorridi. Cheeeeesee!" Scatto la foto, ma improvvisamente lui si fionda sulle mie labbra cogliendomi di sorpresa.

Il nostro bacio dura solo qualche secondo, ma quel gesto inatteso lo rende così bello.

Lentamente ci allontaniamo. Quando lo guardo nei suoi occhi glaciali mi sale un brivido.
Dio, se è stupendo.

"Oh, la foto!" Mi torna in mente.
Sposto lo sguardo sul cellulare: la foto è completamente mossa e siamo usciti a malapena.
"Uffaaa...! Guarda cos'hai fatto!"
"Dai, non è tanto male. A parte che hai tagliato quasi tutta la testa." Dice con sarcasmo.
"Sei tu che mi hai colto alla sprovvista!" Lo guardo in cagnesco.
"Però ti è piaciuto." Continua a prendermi in giro, punzecchiandomi i fianchi.
"M-mi fai solletico!" Sento il viso di nuovo in fiamme. In effetti si, mi è piaciuto e da morire, anche se la foto volevo farla veramente.
"Dai, facciamone un'altra."
Alla sua frase lo guardo sorpresa.
"Davvero?"
"Sì."
"Però non ti muovere stavolta!"
"Sto immobile come una mummia." Solleva entrambe le mani all'aria, per mostrare il giuramento.

Alzo nuovamente il cellulare davanti a noi per inquadrarci. Con la mano destra tengo il telefono, mentre con la sinistra avvolgo Jace intorno al collo. Lui fa la stessa cosa con me ma ai fianchi.
Avvicino il viso al suo e entrambi sfoggiamo un gran sorriso.
"Cheeeeseee!" Scatto la foto e la apro immediatamente per vederla.
"Aaah! È bellissimaaa!" Esclamo contenta.
"Certo, ci sono io." Dice fiero, per poi trattenere un'altra risata.
"Stupido. Dai facciamone un'altra!"
"Eh no, è già tanto se te ne ho concesse due!"
"Due?! Una e mezza vorrai dire!"
"È comunque più di una!"

Che cavolo di testa dura.

"Eddai, l'ultima, promesso!" Unisco le mani come per pregarlo e lui tira su gli occhi.
"Eh va bene, l'ultima però! Anche perché ho fame e va a finire che si raffreddano."
"Va bene!" Alla sua approvazione esulto felice per poi prendere un trancio di pizza per far finta di imboccarlo.
"Aaah..." Jace fa dei piccoli versi, e io scatto un'altra foto.
"È stupenda anche questa! Guarda la tua faccia!" Rido divertita dalla sua espressione.
"Scema." Sorride lui, arruffandomi i capelli.

Io ricomincio a scattare altre foto, stavolta con alcune smorfie e facce buffe, e Jace inizia a seguirmi a ruota.
Entrambi non riusciamo a trattenere le risate. Ci prendiamo in giro a vicenda per le nostre espressioni, facendo a gara a chi le fa più brutte.
Dopo migliaia di scatti finalmente posso il cellulare.

"Ok, sei libero, possiamo mangiare!" Faccio per alzarmi, ma lui mi blocca.
"Non è stata una cattiva idea imboccarmi." Fa una smorfia.
"Cioè? Non vorrai veramente che ti imbocchi...?"
"Io ti ho concesso le foto..." Stavolta è lui a fare gli occhi dolci.
"Non ci posso credere..." Rido, per poi prendere un trancio di pizza e iniziare ad imboccarlo.
"Mhh, buona."
"Non si parla con la bocca piena."
"Allora conviene anche a te stare zitta." Dice, continuando a masticare.
"Ma se non ho ancora mangiat-"

Improvvisamente mi sfila la pizza dalle mani e mi arriva dritta in faccia, sporcandomi completamente di pomodoro.
Jace scoppia a ridere, mentre io chiudo gli occhi per mantenere la calma, anche se il mio istinto omicida sta per salire a mille.

"Jace. Ti. Ammazzo." Scandisco bene ogni parola per rendere il messaggio più chiaro, ma questo non serve a spaventare quell'idiota che continua a ridere divertito.
"Sei bella anche col pomodoro in faccia-"
Non gli permetto neanche di andare avanti a parlare che gli restituisco il favore con un altro trancio.
"Beh, vuoi la guerra? Ti ricordi dell'ultima volta in mensa?" Dico, fiera di essermi vendicata.
"Sbaglio o avevi cominciato tu, quella volta? Adesso siamo pari."
Io gli faccio una linguaccia.
"Le signorine non fanno questi gesti."
"Continui a prendermi in giro?" Sbotto.
"No, vieni qua che ti pulisco. Così sporca sembri una bambina." Ride, prendendo un tovagliolo per pulirmi.
"Beh, potrei dire la stessa cosa di te."

Finalmente riusciamo a terminare quelle pizze, dopo mille prese in giro e scherzi idioti.
Passiamo l'intera serata sul divano, a guardare film abbracciati.
Lui che mi coccola e accarezza i capelli.
Io che gli faccio i grattini.
I suoi baci e le sue parole dolci.
Il calore del suo corpo che si adatta perfettamente al mio.

Ormai è inutile dirlo: i momenti con lui sono i migliori che abbia mai passato. Mentre il periodo in cui siamo stati lontani è stato fin troppo doloroso... non credo che potrei mai più stare senza di lui. É parte integrante di me, di cui non posso fare a meno. Ma soprattutto, non voglio.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now