Capitolo 118

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Jace appoggia le sue mani sui miei fianchi, accompagnando il mio movimento lento su di lui.
Lo vedo sorridere, tra i nostri baci, e io non riesco a non fare la stessa identica cosa.

"Sei bellissima." Mi sussurra.
Scende piano piano a baciarmi il mento, poi il collo. E io mi sento sempre più in estasi.
Non voglio altro che lui.
Sono così felice di averlo qui, con me.
Mi sfila lentamente la maglia, lasciandomi solo in reggiseno, per poi scendere a baciarmi il petto.
Io affondo le mani tra i suoi capelli e lo sento sospirare.
Aumento il ritmo, e lui sembra non farcela più.
Si toglie la maglia e io mi aggrappo ai suoi bei muscoli definiti.
Mi guarda per un secondo. Anzi, ci guardiamo... ci perdiamo tra i nostri occhi.
Quando mi fermo a guardare i suoi... mi sembra di volare in un cielo azzurro.

Ad un tratto allunga le mani dietro la mia schiena, slacciandomi il reggiseno. Lo lancia in mezzo alla camera e inizia a riempirmi di baci sul seno. D'istinto inarco la schiena e butto indietro la testa dal piacere.
Ormai lo voglio sempre di più, solo questo non mi basta.
Da come mi cinge fortemente la vita sembra volere la stessa identica cosa, tant'è che mi solleva nuovamente per farmi sdraiare dal letto e mettersi sopra di me, tra le mie gambe.
Io le apro, per dargli modo di strusciarsi sopra di me, e sento sempre di più che ho bisogno di lui.

Non voglio vestiti che ci separino.
Lo voglio con me, dentro di me.
Solo io e lui.

Continua a tenermi per i fianchi, mentre mi bacia il ventre, finché finalmente mi sfila i pantaloni.
Sento la sua mano infilarsi tra le mutandine, e la mia eccitazione aumenta.
Per ricambiargli il favore allungo anch'io il mio braccio fino a mettere la mano tra i suoi boxer e prenderglielo.

A lui scappa un gemito, per poi fiondarsi sulle mie labbra e baciarmi con foga.
Neanche pochi minuti e ci troviamo nudi, completamente.
Finalmente siamo solo io e lui, sotto le coperte, a fare l'amore.

Sento la sua presenza tra le gambe, e lo voglio dentro.
A quanto pare, Jace lo capisce, e si allunga per prendere un preservativo dalla sua felpa.
Non appena lo indossa ricomincia a baciarmi.
Sento la sua lingua intrecciarsi con la mia, e a me sembra di impazzire.
A poco a poco lo sento penetrare, e per farmi provare meno dolore inizia a baciarmi dappertutto: sul viso, sulle labbra e sul collo.
Lo fa in modo dolce e premuroso, facendomi perdere ancora di più la testa.
Per fortuna, pochi secondi dopo mi sento sempre più rilassata ed eccitata, e lui riesce a penetrare completamente.

"Oddio..." Sussurro, guardandolo dritto negli occhi.
Da qua sotto riesco a vedere le sue spalle larghe e muscolose, per non parlare dei suoi capelli arruffati per via delle mie strette.

È a dir poco bellissimo.

Inizia a muoversi lentamente, sospirando in un modo da far impazzire.
Dio, quanto è stupendo.
Infilo nuovamente le mani tra i suoi capelli e mi lascio andare al piacere delle sue spinte, che si fanno sempre più intense con l'avanzare dei minuti.
Ormai non sento più dolore, se non solo piacere, tant'è che anch'io inizio a muovermi da sotto, seguendo ogni sua spinta.
Tutto questo mi fa eccitare ancora di più, col rischio che potrei non farcela più tra pochissimi minuti.

"Sei stupenda, cazzo... ti amo..." Continua a sussurrarmi, mentre geme sul mio collo.
"Ti amo anch'io..." Tento di far uscire le parole, ma mi sembra di non riuscire a parlare dal piacere.

Ad un tratto mi solleva nuovamente, e io mi posiziono sopra di lui.
Sento la sua stretta lungo i miei fianchi e lungo la mia schiena.
Inizio a muovermi lentamente, mente lui continua a baciarmi il seno.
Ad ogni spinta segue il mio movimento spingendomi per i fianchi.
Potrei continuare anche tutta la notte, se non fosse che mi sta facendo perdere sempre di più la testa.

Andiamo avanti per altri venti minuti, finché non mi ritrovo di nuovo buttata sotto di lui.
A questo punto le sue spinte si fanno sempre più intense, e mi tocca aggrapparmi fortemente alla sua schiena per non perdere il controllo.

"Vieni, piccola. Lo so che lo vuoi..." Sussurra sorridendomi all'orecchio.
La sua frase mi fa eccitare mille volte di più, finché mi lascio andare completamente tra le sue spinte.
"J-Jace..." Gemo il suo nome, sollevando la testa per stringerlo ancora più forte.
Lui mi cinge la vita con un braccio, mentre con l'altro affonda tra i miei capelli.
Lo sento venire, sospirando insieme ai miei affanni.

A poco a poco inizia a muoversi più lentamente, finché non si ferma del tutto, stremato.
Esce piano piano da me, per poi tirare su le lenzuola e stringermi in un forte abbraccio.
Ha il fiatone, ed è leggermente sudato: insomma, l'ottava meraviglia del mondo.
Mi fermo a guardarlo, accarezzandogli leggermente il viso.
Non c'è niente da fare, più passano i giorni più me ne innamoro.
Lascia gli occhi chiusi, continuando a baciarmi dolcemente la fronte fino a scendere sulla punta del naso.

"Ti amo, Jace." Dico, nel silenzio.

A questo punto lui apre gli occhi, per poi prendermi il mento e baciarmi dolcemente.
Si ferma a mordicchiare il mio labbro inferiore, alternando con la lingua.

"Sei la cosa più bella che ho... promettimi che non te ne andrai mai, in qualunque caso..." Lo sento sospirare, come fosse preoccupato.
"Ma certo che non me ne vado." Gli Sorrido dolcemente, allungando le mie braccia al suo collo per stringerlo ancora di più.

-

Siamo rimasti circa un'ora buona nel letto, un po' a riposare, un po' a scambiarci ancora dei baci stupendi.

"Ti sei dimenticata il sushi?" Ride, rimanendo sdraiato al mio fianco.
"Oddio, è vero!" Mi alzo di scatto, mettendomi a sedere.
"Vuoi proprio andare a mangiarlo?" Jace si solleva, spostandomi i capelli in avanti per baciarmi il collo da dietro.
"C-certo che voglio, p-però se fai così..." Faccio fatica a parlare per via del brivido che sento nuovamente lungo la schiena.

Ricomincia a palparmi il seno, fino a stringerlo, e a me scappa un altro gemito.
"Jace..." Tento di richiamare la sua attenzione, ma lui sembra non volermi ascoltare.
Pervasa dalla voglia di averlo ancora mi giro, per buttarmi su lui e sulle sue labbra.
Mi muovo sopra la sua seconda erezione, finché non mi sento penetrare di nuovo.
Stavolta è stato molto più veloce, essendo che ero bagnata già da prima.

Lui rimane appoggiato al letto, per poi stringermi le braccia dietro la schiena e baciarmi il collo con sempre più foga.

"Qua sembra che qualcuno voglia il secondo round..." Sorride, sentendo i miei gemiti.
"Di certo non è stata mia l'iniziativa di questo secondo round..." Tento di sembrare provocante, esattamente come lui, ma per colpa dei brividi dei suoi baci le mie parole escono strozzate.
"Shh... pensa a rilassarti..."

È così faccio.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now