Capitolo 52

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Ormai ho perso il conto delle settimane da quando io e Jace abbiamo litigato.
Lo vedo a scuola, ma ci evitiamo.
Tante volte faccio apposta a passargli davanti, nella speranza che mi tiri qualche battuta delle sue, mi stuzzichi o mi tiri i capelli... ma niente.
Solo veloci sguardi, nulla di più.

"È proprio una bella giornata!"
"L'ideale per uscire!" Commentano Sam e Katie mentre mettiamo finalmente piede fuori da scuola.
"Vero." Sorrido. Un sorriso che si spegne pochi secondi dopo, non appena lo vedo passare.
I pantaloni larghi, la felpa nera, il cappuccio sulla testa, lo zaino sulla spalla destra, sicuramente vuoto e la sigaretta accesa già a metà.
Per l'ennesima volta mi passa davanti, senza rivolgermi parola.
Non pensavo che l'avrei mai pensato ma... mi manca. Fino a poche settimane fa avrei pregato perché non mi rompesse più, ma ora...

"Non avete risolto?" Mi chiede Sam, guardandomi con aria dispiaciuta.
"No."
Per un attimo rimangono entrambi a fissarmi, senza sapere cosa dire.
"Tranquille, sto bene!" Mi sforzo di sorridere.
"Mh, se. Puoi ingannare chi vuoi, ma non noi."
"Insomma, ho sempre sperato che smettesse di darmi fastidio. Adesso che finalmente mantiene le distanze direi che posso stare più tranquilla! Per lo meno non dovrò più assistere a discussioni tra lui e mio fratello."
"Stai parlando di me, sorellina?" Heric appare alle mie spalle, appoggiandosi a me con un braccio.
"Heric!" Mi giro, per dargli un bacio sulla guancia.
"Andiamo a casa? Sto morendo di fame!"
"Sì." Esclamo.

Lo vedo più tranquillo in questo periodo.
È proprio vero... meno tempo passo con Jace e
meglio è per tutti...

"Ci vediamo domani!" Saluto le mie amiche per poi dirigermi verso la fermata del bus.


"Siamo tornati!" Annuncia Heric, entrando in casa.
"Oh, cavolo! Come ho potuto dimenticarmene!" Sento mia madre lamentarsi dalla cucina.
"Mamma, che succede?" Chiedo, andando da lei, seguita da mio fratello.
"Ho dimenticato di fare la spesa! Ho tantissime cose da fare e rischiamo di rimanere senza mangiare! Dove ho la testa...?" La mamma si mette le mani tra i capelli, guardando il frigo disperata.
"Tranquilla, mamma. Posso andare io a farla!"
"Veramente, tesoro?" Mi guarda con gli occhi che brillano, quasi.
"Sì, non ho da studiare oggi. Vuoi venire con me, Heric?"
"Scusami sorellina, purtroppo io sono un po' indietro con lo studio." Heric si passa una mano tra i capelli, dispiaciuto.
"Allora vado io, fammi la lista delle cose da prendere mentre vado in bagno a darmi una sistemata."
Mi dirigo velocemente in camera per appoggiare lo zaino e cambiare i vestiti: prendo dei leggings grigi e una felpa nera, un po' larga. Lego i miei capelli in una coda alta e prendo una borsa a tracolla nera, per mettere dentro soldi e portafogli.
"Tieni, tesoro. Grazie mille." Mia madre mi dá un caloroso bacio prima che io esca di casa.
"Tranquilla, torno tra poco."
"Fai attenzione, se hai bisogno chiamami."
"Sì."

Per fortuna il supermercato è a dieci minuti a piedi da casa nostra.
Appena arrivo prendo un carrello, vicino a un piccolo fioraio che si trova proprio all'esterno.
Prendo il bigliettino della lista e inizio a leggere:

Latte
Uova
Pane
Acqua
Insalata
Pollo
Formaggio

Insomma, chi più ne ha più ne metta.
"Bene, iniziamo!" Dico, iniziando a spingere il carrello.
Dopo circa mezzora riesco a prendere praticamente tutto.
Mi dirigo verso la cassa e pago, per poi uscire.
Prima di mettere a posto il carrello metto tutta la spesa dentro le buste, così da portarle a casa.

"Allie!"
Sento una voce dolce e femminile chiamarmi pochi metri dietro di me.
Non appena mi giro vedo Scarlett ed Emma, proprio davanti al fioraio.
"Ciao!" Mi dirigo verso di loro, con le buste.
"Hai fatto la spesa?" Mi chiede Scarlett.
"Sì!" Esclamo. Poi il mio sguardo cade su un bellissimo mazzo di fiori che Emma sta tenendo in mano.
"Ma che bei fiori! Per chi sono?"
Alla mia domanda Emma si incupisce leggermente ed entrambe guardano i fiori di sfuggita.
"Oh, ehm... sono per i nostri genitori. Oggi è il loro anniversario di morte..." Sorride tristemente Scarlett.
"Oh... m-mi dispiace..."
"Tranquilla, Allie." Mi sorride Emma, stringendoselo al petto.
"Non potevi saperlo, non ti preoccupare. E poi è giusto parlarne. A noi fa solo stare meglio ricordarli. In fondo, le persone importanti non ci lasciano mai fino in fondo, finché esiste il loro ricordo."
"Hai proprio ragione..." Abbozzo un leggero sorriso timido. "E Jace...?" Mi azzardo poi a chiedere.
"Lui non ama particolarmente queste tipo di cose... i fiori..." Riesco a intravedere la tristezza nei suoi occhi azzurri, come quelli dei fratelli.
"Beh, vuoi un passaggio a casa?" Mi propone Scarlett.
"Se non è un problema, volentieri!"
"Vieni pure, cara." Scarlett mi prende a braccetto aiutandomi a portare le buste.

Appena arriviamo a casa le ringrazio e do ad entrambe un caloroso abbraccio. Non tanto per il passaggio, ma per ciò che stanno passando...
Per un attimo mi torna in mente Jace.
Dove sarà adesso?
Come starà...?

"Posso chiedervi un piccolo favore?" Chiedo, prima di scendere dalla macchina.
"Certo."
"Potrei... potrei avere il numero di Jace?"

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now