Capitolo 99

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Mi è dispiaciuto parecchio dividermi da Jace ed Heric per andare a lezione, ma nel compenso riusciremo a vederci tra poco, all'ora di pranzo.

"Finalmente la lezione è finita, non ce la facevo più!"
"Hai ragione, Sam. Mi stava scoppiando la testa!" Stridula Katie.
"Ei Allie, perché tutta questa fretta?" Mi domanda Sam. Probabilmente deve aver notato il mio passo veloce per dirigermi in mensa.
"Fretta? No, ho solo fame." Mento.
In realtà non vedo l'ora di mangiare assieme ai miei due uomini, se così posso definirli.
"Beh, allora sembra che sei a digiuno da due settimane! Corri come una pazza!" Katie mi sta quasi addosso, per riuscire a seguirmi e per schivare le persone che escono dalle loro rispettive aule per dirigersi, come noi, in mensa.
"Oh, smettetela di esagerare!" Dico, non riuscendo a trattenere una risata.

Finalmente arriviamo. Improvvisamente Heric compare davanti a me, bello e sicuro come sempre. Come al solito, tutte le ragazze nei dintorni non fanno altro che fissarlo incantate e commentando qualcosa a bassa voce.
Niente da fare, mio fratello colpisce sempre tutte.
"E Jace?" Gli domando.
"Ora divento geloso. Sono passato così tanto in basso?"
"C-cosa intendi?" Il suo sguardo serio mi fa preoccupare, ma non appena lo nota cambia subito espressione rendendola più dolce.
"Ei, tranquilla stavo scherzando. È che di solito mi saluti." Sorride.
"Oh, scusami!" Scoppio a ridere, saltandogli addosso come quando facevamo da piccoli.
"Ok, ora non esagerare." Trattiene una risata imbarazzata, guardandosi intorno.
Posso vedere la faccia di tutte le altre ragazze piena di invidia. Ma allo stesso tempo tranquilla, visto che sanno che sono solo sua sorella.
"Iniziamo a entrare, prendiamo posto anche per Jace." Dice Heric, e sia io che le mie amiche ci sediamo al nostro solito tavolo.

Mentre commentiamo l'outfit che aveva oggi la prof, prendendola in giro e ridendo di lei, ad un tratto Sam mi fa un cenno con la testa e io mi giro verso la direzione indicata.
Jace sta entrando, con le mani in tasca e il cappuccio della sua felpa grigia alzato.
"Ora le ammazzo tutte." Stringo la forchetta, e il nervoso mi inizia a salire a mille mentre le solite oche se lo stanno mangiando con gli occhi.
"Allie, calmati o rischi di romperla." Ride Katie, indicando la mia forchetta.
"Ei, Jace! Dove vai?" Un ragazzo seduto ad un tavolo più avanti lo chiama, e lui si blocca un attimo salutandolo con una stretta di mano.
Credo di aver capito chi sia: è uno del gruppetto con cui mangia sempre.
"Scusate raga, oggi non sto con voi." Risponde amichevolmente.
"A no? E con chi?" Il suo amico si gira, guardandosi intorno. Jace indica il nostro tavolo con un cenno del capo e appena mi vede mi sfoggia un sorriso da lasciarmi quasi senza fiato.
Dio quanto è bello.
Prima di venire verso di noi gli dá una piccola pacca sulla spalla per salutarlo, e io faccio fatica a trattenere una risata nel vedere la sua faccia sconvolta. Si starà sicuramente chiedendo perché siamo assieme. Di fatti, neanche due secondi dopo si rivolge agli amici che stanno già guardando tutti nella nostra direzione.
"Scusate il ritardo." Sorride Jace, sedendosi di fianco a me e dandomi un piccolo bacio sulla guancia.
"Tranquillo." Mio fratello gli rivolge la mano, e se la stringono per salutarsi.
Io rimango incantata a guardarlo, con un sorriso da ebete sul viso. Però scusatemi... non sono abituata a vederlo mangiare con me a scuola e poi... ogni giorno diventa sempre più bello.
"Ciao, ragazze! Come state?" Jace saluta le mie amiche, mentre inizia a mangiare alcune patatine fritte, e si sentono prese quasi alla sprovvista.
"Ehm, b-bene grazie!" Risponde Katie nervosa.
"Tu?" Continua Sam.
"Pure io, grazie!" Enfatizza l'ultima parola. "Spero di non essere di troppo."
"Assolutamente no!" Dicono all'unisono Katie e Sam, con gli occhi a forma di cuoricini.

Ok, la situazione sta degenerando. Insomma, lo sanno che esce con me! Potrebbero avere un po' di contegno!
Gli tiro un'occhiataccia, tirando su il sopracciglio destro, e loro devono aver capito.
Sam, seduta alla mia sinistra mi sussurra un scusa, mentre Katie, davanti a me, mi sorride nervosa.
Alzo gli occhi al cielo.
Alison, tenta di sopportare. Infondo, anche loro, come il resto dell'intera scuola, sbavano dietro a Jace ed Heric ormai da quando abbiamo iniziato a frequentarla.

Un attimo dopo, sollevo lo sguardo e sento tutti gli occhi puntati al nostro tavolo.
L'intera scuola ci sta letteralmente fissando e bisbigliando qualcosa tra i vari gruppetti.
Ma non hanno di meglio da fare...? Iniziano a darmi fastidio!
"Heric, quelle patatine le mangi?" Domanda Jace.
"No, prendile tu." Mio fratello striscia il vassoio verso di lui, che inizia a mangiarle.
Per tutto il pranzo non hanno fatto altro che parlare delle partite a basket che facevano anni fa, prima della loro divisione, continuando a dire che dovrebbero tornare a farne qualcuna.
Vederli molto più disinvolti mi rende felicissima. Soprattutto mi sembra che non siano minimamente interessati alla reazione dell'intera scuola. E forse è un bene, mi piace il fatto che se ne freghino e continuino a fare e dire ciò che vogliono.
Li ammiro, mi sento più a disagio io di loro.

Appena finiamo di mangiare ci alziamo, e gli sguardi non calano di certo. Mio fratello, facendo finta di niente, sparecchia il tavolo dai vassoi, aiutato da Jace.
"Sembra che oggi vi guardino anche i ragazzi e non solo le femmine." Faccio notare ad entrambi, che si guardano per un attimo in giro.
"Bah, saranno diventati tutti gay." Ironizza Jace, per poi prendermi per mano.
Al suo gesto il mio cuore inizia a battere all'impazzata, soprattutto appena vedo tutte le ragazze guardarmi malissimo.
"Jace, non mi sembra il caso di-"
"Sei o non sei la mia ragazza? Smettila di preoccuparti di cosa possa pensare la gente." Si fa serio.
"Ma-"
"Ma niente. L'ho notato già da prima: ci fai troppo caso. Stai più tranquilla." Stavolta mi rivolge un dolce sorriso, arruffandomi i capelli.

Lo so, ha ragione.
Ma avere gli occhi completamente addosso non è così facile...

Ad un tratto, Jace si abbassa verso di me per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.
"Anche a me hanno dato un po' fastidio, lo ammetto. Ma per rifarci, stasera ti passo a prendere e stiamo un po' da soli." La sua voce bassa e profonda mi fa letteralmente rabbrividire. Sposto lo sguardo da terra verso di lui, che mi guarda sorridendo, e io non riesco a fare altro che arrossire.

Finalmente, avevo bisogno di stare un po' di tempo da sola con lui.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now