Capitolo 27

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Una volta entrati ci troviamo dentro a un grande atrio. Ci sono tantissime porte, tutte grigie, da cui escono ed entrano uomini di ogni genere: neri, bianchi, asiatici, e chi più ne ha più ne metta.
Davanti a noi ci sono delle scale da cui proviene un rumore assordante di urla e musica. Qualcuno sta parlando al microfono ma non riesco a sentire cosa stia dicendo.
Penso di aver capito dove siamo.

"Inizia a scaldarti." Dice Nate.
Jace non risponde. Si toglie solo la felpa, rimanendo a petto nudo con solo i pantaloni neri.
Alla vista dei suoi muscoli mi viene da spostare lo sguardo per l'imbarazzo.
Inizia a saltellare sul posto, sicuro di sé, mentre scioglie le spalle e le braccia.
"Alison, mi raccomando... da adesso in poi devi stare vicino a me. Jace non ci sarà più."
Guardo Nate preoccupata. Ancora non ci credo che io sia qui.
"Va bene." Rispondo semplicemente.

Molti uomini che passano davanti a noi mi fissano, con sguardi strani e... spaventosi.
Ok, ammetto che un po' di paura mi sta salendo.

"Nate... chi è tutta questa gente?"
"Sono tutti i partecipanti di oggi... e non mi aspettavo fossero così tanti... sarà dura..." Dice, mentre guarda preoccupato intorno a noi.
"Oh, capisco... e perché il signore di prima non voleva farmi entrare? Insomma... cosa potrei mai fare a qualcuno di loro?" Tento di ironizzare.
"Si tenta sempre di evitare di far entrare chi non partecipa. Più gente c'è e più c'è casino. E non vogliono rischiare risse prima degli incontri." Parla mentre continua a guardare Jace scaldarsi, come per controllarlo.
"Ma non sono incontri illegali...? Alla fine non penso si preoccupino se qualcuno si fa male prima, no?"
"Infatti non lo fanno per preoccupazione nei loro confronti. Lo fanno per soldi. Se si ammazzano prima degli incontri ci sarebbero meno partecipanti. E se ci sono meno partecipanti la gente non scommette più. Quindi... meno si scommette meno quegli stronzi ci guadagnano."

Rimango in silenzio ad ascoltare tutto il ragionamento.
È assurdo.
È assurdo cosa gli uomini siano capaci di fare per i soldi.
"E perché per me ha fatto uno strappo alle regole?" Chiedo, curiosa di saperne il motivo.
In quel momento Nate sposta lo sguardo su di me e sorride.
"Perché se tu non fossi entrata Jace non avrebbe partecipato."
"Beh, non credo che per un concorrente in meno perdano molti soldi."
"Jace è uno dei più forti. Vince quasi sempre. C'è tantissima gente che scommette su di lui e non farlo partecipare sarebbe stato come perdere una barca di soldi." Nate riprende a guardare Jace, che nel frattempo si sta fasciando le nocche e i polsi con delle bende bianche.
Mi chiedo perché lo faccia. Perché è così tanto disposto a fare a botte con tutti questi uomini molto più grandi di lui... per soldi?

Le urla provenienti da sopra le scale mi risvegliano dai miei pensieri.

"Ok, penso sia ora di andare." Dice Nate, sottovoce.
Jace gli va in contro e Nate gli inizia a dare dei colpetti di incoraggiamento sul viso.
"Vai, fai come sempre e vedrai che andrà più che bene."
"Sì." Il suo sguardo è duro e glaciale. Se non l'avessi mai visto coi miei occhi non avrei mai immaginato che, Jace Hogan, il ragazzo più sbruffone e allegro della scuola, potesse nascondere questo lato così... serio.

Mi sento preoccupata. È la prima volta, ma spero che a Jace... vada tutto bene.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now