Capitolo 39

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Quasi mi sembra strano rivedere mio fratello, visto come mi ha evitato in questi giorni, ma ammetto che mi mancava da morire.

"Heric..." Rossana, alla vista di mio fratello, diventa completamente bianca.
"Lasciami...!" Si dimena Debora, per liberarsi dalla presa.
"Se fossi un ragazzo ti avrei spaccato il braccio senza pensarci due volte." Sbotta, lasciandola libera. Nei suoi occhi verdi riesco a percepire la rabbia che scorre dentro di lui.
"Ti assicuro che non è come sembra..." Rossana sembra disperata, e con lei anche Katie e Samantha, che hanno ormai assunto un'aria sconvolta.
"Non è come sembra, certo." Ride amaramente Heric. Poco dopo sposta lo sguardo sulle mie "amiche".
"Potevo aspettarmi tutto da loro, ma non da voi." Dice, per poi trascinarmi via, verso l'entrata della scuola.

Quando ci troviamo all'interno dell'edificio, sento come se stessi per esplodere.
"Si può sapere cosa succede?! Possibile che mi basti non tenerti d'occhio un attimo che ti ritrovi sempre nei guai?!" Urla, nonostante siamo faccia a faccia.
"Scusa..."
"Scusa?! Sai dire solo questo?! Alison, quelle pazze ti stavano per prendere a schiaffi! E le tue care amiche sembravano stare dalla loro parte!"
Sento le gambe deboli e il corpo tremare. Ho un nodo alla gola che potrebbe farmi esplodere in un pianto isterico da un momento all'altro.
Capisco che sia preoccupato e arrabbiato, ma potrebbe anche evitare di urlare così... perché in questi periodo mi sembra di avere tutti contro...?
"Bene... vedo che non vuoi rispondere." Si allontana da me, sospirando.
"Heric-"
"Lascia stare, continua pure a tenermi i segreti. Ci vediamo a casa." Dice, per poi andare in classe.
Mentre lo vedo andare via sento un vuoto immenso dentro di me. Io ed Heric abbiamo passato ogni istante della nostra vita insieme e vedere questo distaccamento da parte sua mi fa male... sento come se una parte di me si fosse staccata completamente.

Mi dirigo in classe, con lo sguardo basso. Non faccio nemmeno caso agli altri ragazzi intorno a me, nei corridoi, e loro non fanno caso a me.

"Alison?" Sento qualcuno afferrarmi dal polso.
Quando alzo la testa mi ritrovo nuovamente quegli occhi azzurri. Stavolta, però, hanno qualcosa di diverso. Sono... rossi.
"Cos'è successo?" Chiede, con aria preoccupata.
Io scuoto leggermente la testa, senza rispondere.
"Non ti starai mica vendicando per prima che non volevo dirti quella cosa?" Ride lievemente.
"No..." Faccio fatica a far uscire le parole di bocca. Questo nodo alla gola rischia di farmi scoppiare in lacrime quando meno me lo aspetto.
Jace non dice nulla, rimane in silenzio a guardarmi.
"Saltiamo scuola." Se ne esce fuori all'improvviso.
Io alzo la testa di scatto, sorpresa dalla sua frase.
"No..."
"Per caso il gatto ti ha mangiato la lingua, oggi? Non sai dire altro?"
Io sospiro, continuando a evitare il suo sguardo.
"Ho capito, ti devo trascinare via con la forza." Non faccio nemmeno in tempo ad opporre resistenza che mi ritrovo già fuori da scuola.
"Jace, lasciami..." Dico sottovoce, ormai priva di forza.
"E va bene, ti lascio. Ora però dimmi cosa ti prende. Di sicuro i tuoi occhi rossi non sono dovuti a ciò che ho fumato io prima." Dice, bloccandosi davanti all'entrata del cancello, dove mi ha lasciato prima.
Questo posto lo sto odiando, stamattina.
"Andiamo da un'altra parte..." Dico, preoccupata che qualcun altro possa vederci assieme. Non voglio altri casini.
"Come? Prima non volevi." Ride.
"Non voglio che qualcuno possa vederci assieme..."
"Ormai ci hanno visti tutti, sul bus." Il suo sorriso si spegne lentamente.
"Proprio qua, poco dopo che tu te ne andassi, Katie e Sam si sono alleate con Debora e Rossana..."
"Co... cosa?! Stai scherzando? Non potevi chiamarmi?! Non ti hanno fatto nulla, vero?"
Alzo lo sguardo verso di lui e, non so perché, ma sembra veramente preoccupato. O forse è solo un bravo attore.
"Da quando ti preoccupi così tanto?" Chiedo.
"É...?! Preoccupando...?! Io?! Pff, non dire cazzate, mocciosa. Lo sai che... mi piacciono le risse...!" Si passa una mano tra i capelli, evitando il mio sguardo.
"Mh... okay."
"Ma... quindi?" Chiede.
"Quindi... è intervenuto Heric."
"Qualcosa di buono nella sua vita allora l'ha fatto." Alle sue parole lo fulmino con gli occhi.
"Stavo scherzando... ti ha difeso, spero."
"Sì... ma abbiamo litigato ancora di più... dice che gli tengo nascoste le cose... ma non potevo dirgli che riguardava te."
"Me?"
"Sì, le tue spasimanti sono gelose di me..."
"Fammi capire... hai litigato con le tue amiche perché passo più tempo con te piuttosto che con loro?" Chiede, alzando un sopracciglio.
"Loro pensano ci sia qualcosa fra noi, visto come mi hai portato via dalla festa quella sera..."

Lui mi guarda, senza dire nulla. Mi prende semplicemente per la mano, portandomi via da quella scuola che per me, da oggi, è diventata l'inferno.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now