Capitolo 57

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Alla sua richiesta rimango completamente senza parole.
La piccola smorfia che stavo tenendo sul volto è scomparsa lentamente, facendomi arrossire.

"C-cos-"
"Hai capito."
Io non dico nulla, rimango solo in silenzio. L'unico a fare un gran baccano è, come sempre, il mio cuore che potrebbe esplodere da un momento all'altro.
Jace... per colpa tua sto rischiando fin troppi infarti, in questo periodo.

"Ma... come facciamo...? Insomma, l'intera scuola, mio fratello..." Sorrido imbarazzata, abbassando lo sguardo per la milionesima volta.

Questo ragazzo, fino a poco tempo fa, mi faceva  arrossire dalla rabbia, mentre ora...

"Alison, a me non frega niente di ciò che pensano gli altri e tu dovresti fare la stessa cosa. Per quanto riguarda tuo fratello... beh, se ne farà una ragione." Sorride, stringendomi di più al suo petto e affondando il suo viso tra i miei capelli.

Quel gesto mi fa perdere il controllo ancora di più.

"E- e chi me lo dice che tu non mi stia prendendo in giro...? Magari vuoi solo farmi fare la figura della stupida davanti ai tuoi amici." Dico seria, allontanandolo da me per interrompere il nostro abbraccio.
Lui mi si para davanti, con sguardo serio, per poi abbozzare un leggero sorriso.
"Non ti fidi?"
"Dammi dei buoni motivi per farlo." Incrocio le braccia al petto. Vorrei tanto sembrare sicura di me stessa, ma mi sento così nervosa...
"Esci con me e li vedrai tu stessa." Dice secco.
Io sospiro.
Poco dopo apro bocca per parlare, ma mi blocca.
"Ok, sono disposto a farlo di nascosto. Ma solo per un breve periodo."
"Veramente...?" Sussurro.
"Sì."
"O-okay, perfetto..." Inizio a giocherellare con le mani, giusto per fare qualcosa. Questa situazione mi sta facendo imbarazzare sempre di più e ho bisogno di fare qualcosa per non rimanere ferma immobile.

Per fortuna, però, la campanella ha deciso di salvarmi.

"È già passata un'ora?" Jace tira fuori il cellulare.
"A quanto pare..." Rido.
"Ho le prove con la squadra... credo che dovrò iniziare a farmi amico tuo fratello, ma la vedo dura." Soffoca una risata, guardandomi solo per cogliere la mia reazione.
"Scemo." Faccio una piccola smorfia.
"Dai, ora vado. Ci vediamo... dopo?"
"Dopo... quando?" Chiedo ovvia.
"In qualche modo ci vediamo, tranquilla." Si avvicina a me, per arruffarmi dolcemente i capelli.
"Ciao." Mi saluta sorridendo, per poi andare verso la palestra.
"Ciao." Lo guardo allontanarsi, con le mani in tasca e le sue spalle larghe.

Ancora non ci credo... cosa cavolo é successo...?
Veramente inizieremo a... uscire assieme?


"Finalmente si mangia!" Mio fratello esce dagli spogliatoi e viene verso di me allargando le braccia.
"Finalmente si va a Boston!" Tiro un urlo di gioia, lanciandomi tra le sue braccia. Lui mi abbraccia sollevandomi leggermente da terra.
"Hai già letto il manifesto?"
"Sì! E non puoi capire quanto sia emozionata! Saremo i migliori, me lo sento!"
"Tu senza dubbio, sorellina." Mi sorride.

Subito dopo il mio sguardo si sposta sulla porta dello spogliatoio, da dove esce Jace. Ci passa di fianco, senza dirci nulla e dirigendosi verso la mensa. Strano... ogni volta che ci vede assieme tira fuori qualche battuta... beh, per lo meno non ha spifferato nulla ad Heric: quel ragazzo è fin troppo imprevedibile!

"C'è qualcosa di strano..."
Alle sue parole perdo un battito.
Non può essere venuto a conoscenza di ciò che è successo tra me e Jace... no, ma va... è impossibile...
"C-cosa intendi?"
"Non è da Hogan passarci davanti senza dire nulla."
"Ehm... che te ne importa, non è meglio così?" Lo prendo a braccetto, per non farlo preoccupare. Anzi, forse per non far preoccupare me.
"Non è solo quello... anche in campo, prima... era diverso."
"Diverso, tipo...?" Ok, sto rischiando una nuova crisi di nervi.
"Ci passavamo la palla. Sembrava come se avessimo sempre fatto gioco di squadra, ma è stata la prima volta." Dice, pensieroso.

Nel frattempo arriviamo in mensa.

"Heric, ti fai troppi problemi! Probabilmente ha capito che gli servi anche tu, per vincere a Boston." Tento di convincerlo. Ma non è lui a farsi troppi problemi... sono io.

"Non lo so, potrebbe essere..."
"Non pensarci, ora. Sediamoci a mangiare."
Non appena prendiamo i nostri piatti ci sediamo al nostro tavolo, insieme a Katie e Sam che hanno già preso i posti.

Ma prima, lo vedo.
È lì, al tavolo in fondo, con un gruppo di amici.
E lo ammetto... vorrei esserci io, a mangiare con lui.

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Ciao, ragazzi!❤️

Questo era il secondo capitolo che sarebbe dovuto uscire ieri, ma alla fine ho fatto un po' fatica a pubblicarlo prima per via di molti impegni.

Spero comunque che vi piaccia e che vi stiate godendo a pieno la storia! ☺️

Ci tenevo tanto a ringraziarvi di nuovo, per il supporto e per esservi appassionati così tanto, non so veramente esprimere a parole tutta la felicità che mi fate provare.

Vi adoro, GRAZIE DI CUORE. ❤️

Al3xja❤️

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now