Capitolo 111

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"Tu sei pazza!" Urlo sottovoce ad Emma.
"Shh! O ci beccano! Inizia a mettere questi." Ridacchia lei, passandomi una bandana nera e un cappello dello stesso colore.
"Che me ne faccio?"
Lei mi guarda divertita, per poi mostrarmi come si mette la bandana sul volto, lasciando scoperti solo gli occhi.
"Ma così sembriamo delle mafiose...!"
"Beh, è una preucazione in più perché non ci riconosca nessuno, soprattutto mio fratello!" Dice, guardandosi intorno.
"Non gli hai detto che venivi qua?" Domando, leggermente triste al solo ricordo di Jace.
"Scherzi?! Ovvio che no! Mi ucciderebbe!" Ride.
"Ma Heric lo sa..."
"Sì, gliel'ho accennato io stamattina. Ovviamente gli ho detto solo che venivo a farti un po' di compagnia, per poi tornare a scuola da me. Ha capito che deve tenere la bocca chiusa con Jace."
"Ah, capisco." Ecco perché era così preso al telefono prima, sul pullman.
"Oddio!" Emma scatta all'indietro, trascinandomi dietro un armadietto.

Quando allungo lo sguardo vedo in lontananza Rossana e Debora, che stanno entrando nel bagno tutte acconciate e truccate pure per venire a scuola. Si stanno guardando allo specchio, mentre io ed Emma siamo nascoste in silenzio dietro la porta d'ingresso.

"E ora che vuoi fare?"
"Mhh... solo... addolcirle? Un po' di farina, uova e zucchero, e il gioco è fatto!" Trattiene una piccola risata, facendomi l'occhiolino.
"Se ci beccano siamo nei guai!" Rido.

Ok, sono leggermente preoccupata, ma l'idea mi diverte troppo. Poi, finire nei guai con un'amica è sempre meglio che soli... no?

"Non ci beccheranno mai." Dice sicura, continuando a controllare il bagno.
"E chi te lo assicura?"
"Prima che si rendano conto saremo già scappate. Tra poco devo essere a scuola pure io. Sono venuta qua solo per questo."
Io la guardo senza parole. Sto per scoppiare in un'altra risata, ma porto le mani sulla bocca apposta per non farmi sentire.
"Quanto tempo abbiamo?"
"Giusto dieci minuti, altrimenti perdo il pullman."
Sto per risponderle, ma un suo scatto agitato mi fa salire un mezzo infarto.
"Sono entrate nel bagno!!" Annuncia fiera.
"O-ok, andiamo... oddio qualcuno ci protegga...!" Piagnucolo sottovoce, tenendola per un braccio.

Ci addentriamo silenziosamente nel bagno, camminando in punta di piedi.
Emma tira fuori dallo zaino un pacchetto di farina e un paio di uova per passarmele, mentre in mano tiene un altro pacchetto per lei.
Si guarda un attimo intorno, per poi gesticolare. Capisco che mi sta chiedendo di spostarmi sulla mia sinistra, ed obbedisco subito.
La vedo prendere il secchio del mocio, che era già pieno d'acqua, sporca oltretutto!
La versa accuratamente proprio davanti alle porte dei due bagni in cui ci sono Rossana e Debora.
A stento tratteniamo le risate.

"Deb, ma stai usando l'acqua?"
Quando sentiamo la voce di Rossana da dietro la porta ci viene un infarto.
Emma scoppia a ridere silenziosamente, contagiandomi talmente tanto che mi sento mancare il fiato.
"No, perc- AHH!!" Debora non fa in tempo a rispondere che io ed Emma lanciamo entrambi i pacchi di farina in tutti e due i bagni: io in quello di Debora, mentre lei in quello da cui proveniva la voce di Rossana.
"MA CHE CAZZ-" Si sente strillare anche Rossana, non appena lanciamo le uova da sopra.

In un nano secondo entrambe aprono la porta, ma non fanno in tempo ad uscire che scivolano per terra a causa dell'acqua che Emma ha versato proprio poco fa.
Prima che possano riconoscerci scappiamo in fretta e furia fuori dal bagno, scoppiando a ridere a crepapelle.

Corriamo e corriamo fino a raggiungere l'uscita della scuola, per poi toglierci cappelli e bandane.
"Non ci posso credere!" Rido, ormai senza fiato.
"Ma le hai viste?! Come sono cadute?! Piene di farina! Per non parlare delle uova che avevano in testa!" Emma ride rumorosamente e a crepapelle, senza stare ferma un attimo.
"Ti prego, avremmo dovuto registrarle!" Continuo a ridere, avvicinandomi a lei per prenderla da un polso.
Entrambe scoppiamo a ridere ancora più forte appena ci guardiamo in faccia.
"Oh, Allie... sei ufficialmente diventata la mia socia numero uno!" Mi batte il cinque, asciugandosi le lacrime dall'occhio destro con l'altra mano.
"Beh, allora vediamo di fare affari più spesso!"
"Così mi piaci!" Ride, dandomi un caloroso abbraccio.

Finalmente ci siamo leggermente calmate e riusciamo a prendere aria, anche se i sorrisi dai nostri volti non scompaiono manco a morire.

"Che ore sono?" Mi domanda.
"Le 7.48, a che ora passa il pullm-"
Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che questo ci passa davanti. Le passo in fretta e furia il cappello e la bandana.
"Oh, caz- devo scappare! Fammi sapere come va la questione Debora Rossana!" Sorride, salutandomi di fretta per poi correre per prendere il pullman.
"E come faccio a farti sapere?" Le domando in lontananza.
"Chiedi il mio numero ad Heric!" Urla, per poi salire.

Ad Heric? Mh... ok!

Mi dirigo nuovamente verso l'entrata della scuola, come tutti gli altri studenti che stanno per entrare.
Ripenso a ciò che abbiamo appena combinato io ed Emma e non riesco a trattenere un sorriso.
Quella ragazza è stata capace di risollevarmi il morale in un solo secondo. Soprattutto in un momento in cui vorrei solo piangere dal dolore per colpa di quel cretino...

I miei pensieri su Jace si bloccano non appena mi rendo conto di un bel trambusto che proviene proprio dal corridoio principale della scuola.
Debora e Rossana sono ricoperte di farina e uova, completamente rosse in faccia dalla rabbia.
"CHI È STATO?!" Urla Rossana, puntando il dito contro tutti gli studenti presenti, che però non riescono a non riderle in faccia.
"Sta zitta, o facciamo solo più figure di merda. Adesso andiamo dalla preside." Debora, imbarazzata da morire, la prende da un braccio per trascinarla via.

Ok, ammetto che la scena è piu divertente di quanto immaginassi.

"Mi auguro non centriate nulla tu ed Emma." Sento una voce familiare dietro di me.

Mi giro di scatto e mi trovo mio fratello davanti, con un piccolo sorriso divertito sul volto.

"I-io ed Emma?! Ti pare?!" Rido nervosa, tentando di sembrare il più disinvolta possibile.
Ad un tratto vedo una figura familiare proprio dietro di lui: un ragazzo alto, vestito di nero, con gli occhi glaciali.

Ecco... mi mancava solo lui, proprio adesso.

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Buonasera ragazzi!

Volevo ringraziarvi ancora per tutto, soprattutto per avermi iniziato a seguire anche sulla pagina Instagram 🥰
Purtroppo, avendo fatto troppi seguaci in un solo giorno (quasi 300) Instagram mi ha bloccato alcune funzioni, quindi per un po' di tempo non potrò più accettare moltissime richieste 🥺😭
Però non preoccupatevi! Appena sarà tutto a posto continuerò ad accettare tutti quelli che per adesso non ho potuto.

Detto questo, vi ringrazio ancora infinitamente! Ho ricevuto così tanti commenti positivi che mi si è sciolto il cuore...
Non potete immaginare il bene che vi voglio!❤️

Al3xja 🌸

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now