Capitolo 38

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Passiamo tutto il resto del tragitto abbracciati, in silenzio.
Sento gli sguardi puntati verso di noi e la cosa non mi fa per nulla piacere. Chissà cosa stanno pensando tutti, adesso.
L'intera scuola è a conoscenza del nostro rapporto. Non siamo mai andati d'accordo, un po' per il mio caratterino, un po' per per la sua faccia tosta. In più, con la rivalità che c'è tra lui e mio fratello, le cose si complicano.
Capisco benissimo che vederci assieme debba essere una cosa strana, visto il fatto che non stiamo litigando, anzi... diamo l'aria di andare più che d'accordo...

Quando prendo coraggio e alzo lo sguardo verso di lui, vedo che sta continuando a guardare fuori.
È stanco morto, si vede. Che non abbia dormito per ciò che è successo con Scarlett?

"Jace..." Lo chiamo, sottovoce.
"Mh?" Smette di fissare fuori, per guardare me.
"Perché non hai dormito?"
Lui rimane un attimo in silenzio, mentre i nostri occhi sono fissi.
"Non avevo sonno." Risponde infine, interrompendo il nostro contatto visivo.

Il pullman frena lentamente e iniziano a scendere tutti. Questo fa capire che siamo arrivati a scuola.
Quando scendiamo, Jace, tira su il cappuccio e infila le mani nelle tasche.
"Odio il freddo." Impreca, sottovoce.
"Non è vero che non avevi sonno." Dico, camminando di fianco a lui.
"E ora che cazzo c'entra col fatto che fa freddo?" Ride.
"Sto continuando la conversazione di prima."
In quel momento lui si ferma, facendo bloccare anche me.
"Alison." Dice, serio.
"Cosa?"
"Sei l'unica persona a conoscenza della mia situazione familiare. Vorrei evitare di parlarne a scuola."
"Va bene... come preferisci... Comunque, le foto non le ho più..." Dico, mostrandogli il telefono.
"Le hai cancellate?" Chiede, quasi impassibile.
"Sí. Ho pensato che fosse meglio così. Almeno puoi anche stare tranquillo sul fatto che non le farò vedere a nessuno." Dico, abbassando lo sguardo.
Lui sospira.
"Allie, secondo te perché ti ho lasciato venire al mio incontro?" Chiede, guardandomi fisso negli occhi.
"Per farti perdonare visto che mi hai fatto litigare con Heric...?"
"E perché ti ho permesso di venire a casa mia?" Continua a tenere i suoi occhi di ghiaccio su di me. Ha uno sguardo troppo pesante, faccio fatica a reggerlo. È una delle prime volte che non riesco a sostenerlo.
"Per mangiare la pizza...?"
"Non hai azzeccato nemmeno una risposta."
Io lo guardo confusa.
"E quale sarebbe la risposta giusta...?"
"Lascia stare." Sbotta, per poi ricominciare a camminare verso l'entrata.
Io lo seguo, cercando di capire cosa posso aver sbagliato, ma veramente stavolta non lo capisco.
"Puoi spiegare, per favore?" Sbotto, afferrandolo dalla felpa.
Lui si blocca, girandosi lentamente verso di me. Avere nuovamente i suoi occhi glaciali su di me mi fa una strada sensazione.
Sta per parlare, ma in quel momento il suo cellulare ferma le sue parole.
"Pronto?" Risponde, seccato.
Rimane un attimo in silenzio, ad ascoltare l'altra persona che parla, mentre io resto ancora davanti a lui, confusa e curiosa di sapere ciò che intendeva prima.
"Ok, arrivo." Dice, per poi chiudere la chiamata.
"No, arrivi dove? Prima mi devi dire la cosa di prima!" Tento di trattenerlo.
"Ne parliamo dopo, rompiscatole ficcanaso." Mi fa un lieve sorriso, per poi andarsene, lasciandomi sola davanti al cancello della scuola.

Non lo sopporto quando fa così tanto il misterioso! L'ha detto lui stesso... ormai so un sacco di cose sulla sua vita! Perché non può dirmi anche questa?!

"Allora sono vere le voci..." Sento una voce alle mie spalle.
Quando mi giro mi ritrovo davanti Katie e Sam, con un'aria quasi sconvolta.
"Ragazze! Ma dove eravate finite? Vi ho chiamate non so quante volte!" Dico, avvicinandomi a loro per andare a salutarle.
Quando vedo che si spostano leggermente sento sudare freddo.
"Ma... che vi prende?"
"Cosa ci prende? Che-"
"Che finalmente, le tue care amiche hanno aperto gli occhi." Sam non fa in tempo a finire la frase, che appaiono Rossana e Debora.
"E ora voi cosa volete?" Chiedo, seccata.
"Beh, cara Alison. Ti avevo avvertita di stare lontana da Jace, ma sembra che tu abbia fatto tutto il contrario." Canticchia Debora, incrociando le braccia al petto.
"In più, mentire così alle tue amiche... come hai potuto?" Interviene Rossana, avvolgendo un braccio intorno al collo di Katie.
"Mentire...? Io...? Ma... si può sapere cosa state dicendo?!" Sento le gambe tremare, dalla rabbia.
Cosa credono di fare queste due stronze? Di portarmi via le mie migliori amiche?!
"Non fare la finta tonta, Alison! Abbiamo visto tutti come ve ne siete andati dalla festa tu e Jace! Avresti potuto dircelo che c'era qualcosa tra voi! Non abbiamo mai avuto segreti... pensavamo di essere le tue migliori amiche..." Lo sguardo di Katie è di fuoco. Non l'avevo mai vista così, o almeno, non nei miei confronti.
"Aspettate... voi veramente credete che ci sia qualcosa fra me e Jace?!" Rido, amaramente.
"L'hanno visto tutti..." Interviene Sam.
"Non ci posso credere... ragazze! Vi state facendo abbindolare da queste due?!" Urlo, ormai esasperata, indicando Debora e Rossana.
"Oh, noi non abbiamo fatto proprio nulla, sei stata tu ad andartene via con Jace, quella sera. Eppure pensavo di essere stata chiara quando ti ho detto di stare lontana da lui." Debora si avvicina ancora di più a me, con un sorrisetto sulle labbra.
Siamo faccia a faccia e la cosa non mi piace.
"Non dovrei darvi spiegazioni sui fatti miei, ma penso proprio che state sbagliando ogni cosa."
"Noi staremmo sbagliando? E dimmi un po', e se ora provassi a tirarti uno schiaffo? Sai, è da una vita che sogno di prendere a palate il tuo visino da stup-" Sta per alzare la mano, ma qualcuno mi oltrepassa, mettendosi davanti a lei e bloccando il suo braccio.
"Toccala con mezzo dito, e giuro che ti ammazzo, anche se sei una ragazzina di merda." Quando alzo lo sguardo, vedo dei folti capelli biondi e due spalle larghe davanti a me.
Finalmente ti rivedo...

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now