Capitolo 131

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Dal piano di sotto si sente già nostra madre saltellare e salutare allegramente tutta la famiglia Hogan.
Io ed Heric siamo a metà scala, ma prima di farci vedere lui si gira di scatto, bloccandomi di sorpresa.

"Io te l'ho detto: tieni a bada la mamma!" Mi dice sottovoce, con tono nervoso.
"Lo sai che non te lo posso assicurare." Sussurro anch'io, anche se la sua espressione mi sta per far scoppiare a ridere.
"Beh, vedi di assicurarmelo." Mi lancia un ultimo sguardo, per poi riprendere a camminare giù dalle scale, anche se lentamente.
"Dai Heric, mi blocchi il passaggio!" Tento di superarlo, impaziente dai rumori che sento da sotto, ma soprattutto impaziente dalla voglia di vedere Jace e fargli gli auguri.
Poi sono proprio curiosa di scoprire che faccia farà quando vedrà il regalo-

A-aspetta... ma il regalo?!

"Heric! Il regalo dov'è?! Lo avevi tu!" Lo scuoto leggermente, col panico addosso.
Lui mi guarda perplesso, per poi passarsi una mano sulla fronte.
"L'ho dimenticato in camera. Va ancora incartato." Confessa.
"Stai scherzando?! Oddio potevi dirmelo prima!" Inizio a muovermi su e giù dalle scale in modo agitato, senza capire cosa fare prima: se andare a incartarlo o andare a salutare Jace e gli altri. "Dimmi dov'è, lo vado a impacchettare subito-"
"No, vado io. Tu scendi." Mi sorpassa, salendo agilmente le scale il più veloce possibile.
"Heric!" Lo chiamo sottovoce.
Lui si gira, ormai dal piano superiore.
"Lo so che stai usando la scusa per non vedere mamma." Ridacchio, e lui mi fulmina con lo sguardo, per poi andare verso la sua stanza.

Non ho mai visto mio fratello così tanto in imbarazzo come oggi, e ho l'impressione che ci sarà da divertirsi fra lui e la mamma.
È da quando siamo piccoli che lei si comporta in questo modo così... particolare ?
Diciamo che io ed Heric siamo cresciuti con due prospettive leggermente diverse: a me hanno sempre divertito gli atteggiamenti di nostra madre, mentre lui tenta sempre di evitarli.
Ovviamente, crescendo, ne abbiamo viste di tutti i colori: vi lascio immaginare il primo giorno di scuola elementare, o peggio ancora delle superiori, in cui i ragazzi sono già grandi e non più bambini. Penso che tutti quanti scoppieremmo a ridere di fronte a una madre che si mette a fare urletti e a dare milioni di baci ai figli per il loro primo giorno di scuola.
Ricordo quella volta come fosse ieri: io ero allegra e mi facevo abbracciare quanto più lei desiderasse, mentre Heric se n'era già andato in chissà quale luogo sperduto della scuola.
Beh dai, penso che tutti i maschi debbano affrontare questi dolci traumi che causano le madri. Certo, anche se la nostra è in grado di renderli più strani del solito.

Con un leggero batticuore scendo finalmente le scale e, ovviamente, mi trovo davanti ad una situazione abbastanza imbarazzante, tipica di mamma.

"Oh, Jace caro! Tantissimi auguri di buon compleanno!" La mamma gli salta addosso, gli prende il viso tra le mani e gli dà un grande bacio su entrambe le guance. Lui sta ridendo visivamente, mentre si abbassa leggermente per raggiungere l'altezza di mia madre.
"Grazie mille, signora Evans!" Lo ringrazia, con un gran sorriso sul volto che mi fa letteralmente sciogliere.

Al suo fianco ci sono Nate, con una maglia nera attillata, un misto tra elegante e sportivo, e le sorelle, bellissime come non mai: Emma ha dei jeans neri a vita alta, attillati, con lo strappo sulle ginocchia e un top bianco in pizzo, mentre Scarlett indossa un vestito leggero, bianco, con una cinturina nera sui fianchi.
Sono a dir poco stupende.

Mia madre comincia a salutare il resto della famiglia, con il suo solito modo allegro.
"Ciao, carissimi! Tu sei... Emma, giusto? Oh, e tu Nate?" Canticchia, facendo subito sorridere l'intera casa.
"Sì!" Entrambi annuiscono, salutandola con un grande abbraccio.
"E tu devi essere la sorella maggiore di Jace!"
"Piacere mi chiamo Scarlett, grazie mille per l'invito signora Evans!" Scarlett le sorride molto allegramente, mostrando il suo bellissimo sorriso.
"Ma ci mancherebbe, cara! È un piacere immenso per me!" Ride lei, dandogli una piccola carezza sulla spalla.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now