Capitolo 61

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Dopo essermi truccata, con eye-liner e mascara e aver piastrato accuratamente i capelli, mi fiondo in camera per decidere cosa mettermi.
Sono le 18.30, quindi ho ancora mezz'ora di tempo, per fortuna.
Ci ho impiegato un intero pomeriggio per decidere come sistemarmi: tra la doccia, il trucco, i capelli e preparare la borsa penso ormai di aver fatto praticamente tutto. Manca solamente decidere cosa mettermi.
Non posso di certo indossare una semplice felpa... d'altronde è il nostro "primo appuntamento", se così possiamo chiamarlo, o almeno spero.

Apro di scatto il mio armadio e mi fermo a fissarlo: in basso ci sono tutti i miei jeans, da quelli strappati a quelli skinny; in alto tutte le felpe appese, mentre tutti i maglioni e le magliette sono ben piegate nella parte superiore a quella dei pantaloni.
Inizio a frugare velocemente, per scegliere cosa indossare.

"Uff! Non so cosa mettermi!" Impreco, lanciando sul letto tutti i vestiti scartati.
"Questa è la conseguenza di non aver fatto shopping in quest'ultimo mese, Alison!" Parlo tra me e me, ad alta voce.
Mi fermo nuovamente, per poi sedermi sul letto arresa.
"Lo sapevo, avrei dovuto scegliere prima cosa mettermi... e ora cosa faccio?"

Forse dovrei evitare di farmi fin troppe paranoie, d'altronde, se mi vesto fin troppo bene Jace potrebbe pensare che voglia attirare troppo l'attenzione su di lui e la cosa non mi piace. Preferisco che non mi veda così "disperata", devo mostrarmi più difficile.
L'ideale sarà mettersi qualcosa di carino, ma semplice.
Ricomincio a cercare vestiti nell'armadio e opto per un semplice maglione bianco largo con un colletto: elegante, ma non troppo. Prendo dei jeans attillati e gli stivaletti bassi neri, col tacco. Chissà, magari stasera riuscirò a non sentirmi fin troppo bassa, considerando la sua altezza spropositata.

Prima di scendere mi guardo un'ultima volta allo specchio, per poi prendere la mia borsa nera a tracolla di Gucci. Ricordo che me l'avevano regalata i miei genitori al mio compleanno, l'anno scorso, e per paura di rovinarla la uso solo in occasioni speciali. Direi che oggi è una di queste.

Mentre sto per andare in cucina sento vibrare il mio cellulare. Appena lo guardo trovo un messaggio da Jace.

Sono vicino casa tua, al solito posto. Ti aspetto qui.

Sento il cuore battere all'impazzata. Possibile che basti un suo semplice messaggio per provocarmi questa reazione?

"Fatti vedere, sei bellissima!" Strilla felice mia madre, non appena mi vede sulla soglia di casa per mettermi la mia pelliccia nera e la sciarpa bianca. Le avevo raccontato che sarei uscita con Jace, appena tornata a casa da scuola.
"Grazie, mamma." Le sorrido.
"Dove vai?" Sento la voce di Heric provenire dalle scale e appena mi giro me lo ritrovo davanti.
"Oh, esco con Sam e Katie. Andiamo a fare un giro da qualche parte." Mento, tentando di sembrare il più naturale possibile.
"Ah, va bene." Dice, per poi accarezzarmi dolcemente la testa e andare in cucina.
Io lo seguo con la coda dell'occhio e appena capisco che è abbastanza lontano da non potermi sentire mi avvicino a mia madre.
"Mamma, tieni a bada Heric. Non si sa mai che decida di uscire rischiando di beccare Jace in pieno." Sussurro.
"Non ti preoccupare, cara. Ci penso io." Ride lei, sottovoce, per poi farmi l'occhiolino.
Io le do un affettuoso bacio, per salutarla.
"Io vado, ciao fratellino!" Urlo, per salutare anche Heric.
"Ciao! Stai attenta!" Fa lo stesso lui, dalla cucina.
"Sì!" Esclamo, per poi uscire finalmente dalla porta.

Quando mi trovo ormai fuori dal cancello di casa vedo la macchina di Jace sulla destra, leggermente più avanti.
Lo vedo seduto al volante, con lo sguardo abbassato e una leggera luce, probabilmente del cellulare, fa intraveder i suoi bei lineamenti.
Non appena mi avvicino per aprire la portiera si gira verso di me, sfregando le mani sul volante.
"Ciao!" Lo saluto con un leggero sorriso.
"Ei!" Fa lui, accennando un gesto con la mano.

Certo che... avrebbe potuto salutarmi anche diversamente...
Va beh, Alison. Tenta di calmarti, siamo solo agli inizi, cosa pretendi?

"Ti sei truccata?" Mi chiede, con una piccola smorfia.
"S-sì, giusto un po'... perché?" Ma che razza di domande mi fa?!
"No, così." Ride, sistemando il sedile della macchina.
"Adesso me lo dici!" Insisto, girandomi verso di lui, con aria di sfida. Non sopporto questo tipo di domande! Io lo sapevo... non avrei dovuto esagerare nel sistemarmi... ora mi prenderà per una fin troppo facile...!
"Quanto sei testarda. Hai mangiato?"
"Non ti rispondo finché non lo fai tu."
In un attimo cala il silenzio e lui gira la testa verso di me, guardandomi con aria seria.
"Perché sei la prima ragazza al mondo che rimane bellissima anche struccata. Quindi ritengo che tu non ne abbia bisogno, tutto qua." Sorride, arruffandomi i capelli.

Alla sua dichiarazione rimango a bocca aperta.
Appena realizzo le sue parole sento il viso in fiamme e tento di trovare una scusa per cambiare argomento.

"Jace, i capelli! Li ho piastrati! Così me li rovini!" Strillo, girandomi verso il finestrino per evitare il suo sguardo.
Lui scoppia a ridere e io torno a fissarlo male, anzi, malissimo.
"E ora perché ridi?!" Incrocio le braccia al petto.
"Perché non solo ti sei truccata, ma ti sei anche piastrata i capelli, eh." Sorride, alzando leggermente le sopracciglia.

Non ci posso credere...!
E io che volevo evitare proprio tutto questo...!
Mannaggia a te, Alison!

"Speriamo tu non abbia da ridire anche appena mi toglierò la pelliccia!" Tiro su gli occhi.
"Uh, è vero... pure la pelliccia..." Soffoca una risata, per prendermi in giro.
"Ti ammazzo, lo giuro!" Urlo imbarazzata, alzandomi in ginocchio sul sedile per avventarmi su di lui.
"Scherzavo, scherzavo! Giuro che la smetto!" Si copre il viso con le braccia, recitando la parte di quello impaurito.
Io mi fermo dal prenderlo a schiaffi e torno a sedermi normalmente, guardandolo in cagnesco.

"Alison." Mi chiama poco dopo.
"Cosa vuoi?" Sbotto, sapendo già che mi dirà qualcos'altro per prendermi in giro.

"Sei bellissima."

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWo Geschichten leben. Entdecke jetzt