Capitolo 24

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Apro lentamente gli occhi, illuminati dalla luce del sole che penetra dalla finestra. È una domenica soleggiata di autunno e il buon profumo che proviene dalla cucina mi ricorda ciò che ha detto ieri mia madre: colazione.

"Buongiorno!" Esclamo, entrando in cucina.
"Buongiorno, tesoro!" Mamma mi dà un bacio sulla guancia, per poi continuare a preparare i pancake.
Saluto anche mio padre, mentre sta leggendo il giornale.
"Ciao..." Sussura Heric, tenendo lo sguardo basso sul tavolo.
"Ciao..." Mi siedo di fianco a lui.
Sono delusa. Non mi ha mai salutato così. Mi dà sempre un abbraccio e, a volte, inizia a stuzzicarmi... mi fa il solletico e mi scompiglia i capelli. Oggi nemmeno mi guarda in faccia.
Mia madre si accorge subito della situazione e tenta di sdrammatizzare.
"Insomma! Cosa sono quelle facce lunghe? Vi ho preparato i pancake, le uova e tutto questo bacon! Cosa volete? Del caviale?" Appoggia le mani sulle nostre spalle, rimanendo in piedi dietro di noi.
"O magari del caviale con uno champagne da 1500$ !" Ironizza mio padre, continuando a leggere il giornale.
Mio fratello lascia cadere le posate sul piatto, causando un rumore fastidioso.
"Ho da fare, esco." Sbotta, alzandosi dal tavolo e uscendo di casa.

Il silenzio invade la cucina e tra me e i miei genitori ci sono sguardi confusi.
Mia madre sembra voler dire qualcosa, ma mio padre la guarda come per farle capire che non era il momento adatto. E ne sono contenta. Già... perché non ho proprio voglia di parlare con nessuno.

Mi fiondo nuovamente sul letto, il posto dove vorrei sotterrarmi dal dolore che sto provando.
Quasi quasi preferirei rimanere qua tutto il giorno.

Prendo in mano il mio cellulare e scrivo a Katie e Sam.

Nessuna risposta.

Beh, d'altronde sono passati solo 10 minuti.

Provo a chiamarle.

Uno squillo. Due squilli. Tre. Cinque. Otto.

Niente.

È tutto troppo strano... la domenica non hanno mai nulla da fare. Mi chiedo perché non mi rispondano.
Oh, Alison! È inutile stare qua a farsi le paranoie! Magari hanno avuto degli impegni improvvisi!
Piuttosto, devo iniziare a prepararmi per stasera. Come faccio a recuperare il diario...? Ma soprattutto, come faccio a cancellare le foto?!
Non so quanto senso avrebbe tutto questo, però. Alla fine, ormai, sa tutto. Sa che mi piace Nate. Potrebbe, semplicemente, andare a riferirgli tutto.
"Ohh... come posso fare?!" Mi infilo le mani tra i capelli.
Devo acquistare la sua fiducia, in qualunque modo! Devo fare in modo che si fidi di me e che mi consideri sua amica, in modo da potergli richiedere indietro tutto.



Ho passato tutta la giornata a cercare le mie amiche e a chiedermi dove potessero essere finite. Per di più l'immagine di mio fratello che prende e esce di casa non vuole andarsene dalla mia testa.
Ormai sono le 17.00 ed è meglio che inizi a prepararmi. Faccio una doccia veloce, asciugo i capelli e metto un po' di mascara.
Metto i leggings neri e la felpa dell'Adidas sempre nera.

Guardo l'ora: 17.30.
Prendo il cellulare e arrivo alla fermata.
Faccio l'intero tragitto in pullman ascoltando la musica e una volta arrivata davanti a scuola, scendo.
Sono le 18.07 e in lontananza vedo un ragazzo alto, con le spalle larghe e i capelli castani.
È già arrivato.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora