Capitolo 114

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Pochi minuti dopo arriviamo sotto il suo palazzo.
Jace lascia l'auto nel parcheggio, per poi scendere. Io faccio lo stesso.
In silenzio apre la porta, e saliamo su per le scale fino ad arrivare alla porta del suo condominio.

Non abbiamo aperto parola da quando eravamo davanti a casa mia.
Per tutto il tempo ha tenuto uno sguardo serio e duro sul suo volto, e io ho provato a fare la stessa identica cosa. Purtroppo, però, da una parte credo che si riesca a intravedere il dolore che sto provando.
Più che altro... sento tantissimo la sua mancanza.
Vorrei solo stare tra le sue braccia e non staccarmi più.

"Ehm, Scarlett usciva con Nate, mentre Emma non ho idea di dove sia." Dice, guardandosi intorno.
"Capisco..."

Altro silenzio imbarazzante.

"Vuoi qualcosa?" Domanda as un tratto, togliendosi la giacca in jeans e appoggiando sul tavolo sia le chiavi di casa che della macchina.
"No."
In effetti, non mangio da questa mattina, ma sinceramente ho lo stomaco chiuso dall'ansia che ho addosso.
I suoi atteggiamenti mi stanno leggermente intimorendo.
"Ok."

Rimaniamo ancora un attimo in silenzio, finché non lo sento sospirare.
"Possiamo parlare?"
"Dimmi." La mia voce è così bassa che a malapena la sento io.
"Ho pensato a tutto e..."
Fa una piccola pausa, passandomi la mano tra i capelli. Il suo sguardo è rivolto verso il pavimento, ma un istante dopo si sposta sui miei occhi.
"E?" Lo incito.
"E... hai ragione tu."

A-aspetta... cosa?!
Non ditemi che ha cambiato idea così...?!
N-Non può essere...

"Cosa intendi?" Domando confusa e cauta.
"È chiaro cosa intendo. Hai ragione tu: non dovrei andare all'incontro." Lo sento sospirare ancora, e sul suo volto appare un'aria dispiaciuta, sempre dura ma anche triste.
"È stato mio fratello a farti cambiare idea...?"
"Ne ho parlato anche con lui." Sento un leggero distacco da parte sua, ma si vede che sta tentando di venirmi incontro.
"Quindi... quindi non ci andrai?" Un pizzico di speranza sta nascendo in me, e mi sento come se stessi ricevendo la notizia più bella al mondo.
"No." Risponde freddo.

Questa sua freddezza e questo distacco mi stanno facendo preoccupare, nonostante un attimo prima stessi per scoppiare di felicità.

"Ma... che hai?" Domando, straziata dal vederlo così.
Non è il mio solito Jace: c'è qualcosa di strano.
Qualcosa che non va...

"Ce l'hai con me...?" Ora mi sorge il dubbio...

Lo sento sospirare per l'ennesima volta, per poi avanzare verso di me.

"Scusami, piccola. Sono solo un po' giù per tutte le cose che sono successe." Mi abbraccia dolcemente e io mi lascio andare completamente tra le sue braccia.
Mio Dio... quanto mi era mancato.
Il suo calore, le sua spalle larghe e il suo profumo...
Appoggio la testa sul suo petto, e lo stringo il più forte possibile.
"Ei, mi vuoi soffocare?" Lo sento sorridere, ma a me viene solo da piangere per quanto sono felice di riaverlo con me.
"Oi, che ti prende?" Abbassa lo sguardo sul mio volto e non appena nota i miei occhi tristi mi stringe ancora di più.
"No, no, piccola. Non devi piangere. Sono un coglione, ha ragione mia sorella. Perdonami, non volevo farti preoccupare." Appoggia il mento sulla mia testa, accarezzandomi dolcemente i capelli.

Non voglio piangere, voglio solo godermi questo momento con lui che aspettavo da tanto.
Ho bisogno di sentirlo sempre più mio.
Mi alzo in punta di piedi per allungare le braccia al suo collo. Mi fiondo sulle sue labbra, cogliendolo alla sprovvista, ma neanche un secondo dopo lo sento sospirare ancora.
Jace inizia a baciarmi con più foga, stringendomi i fianchi.
Apro leggermente la bocca e lui ci infila dolcemente la lingua, incontrandosi con la mia.

Lo voglio.
Lo voglio sempre di più.

Credo di non farcela più: mi avvicino ancora, talmente tanto da sentire già la sua erezione.
Lui, con un gesto rapido, mi afferra per le cosce, portandomi in braccio fino alla sua camera.
Continuo a baciarlo e baciarlo, con sempre più voglia di lui.
Mi lascia cadere sul letto, per poi scendere sul mio collo.
A me scappa un gemito, e sento che anche lui si sta eccitando sempre di più.
Si allontana un attimo da me per sfilarsi la maglietta nera, mostrando i suoi muscoli.
Affondo le mani tra i suoi capelli, e stavolta scappa a lui un gemito.
"Toglimela..." Sussurro, indicando la maglia.
Non se lo fa ripetere due volte, e pochi secondi dopo mi trovo già senza maglia e reggiseno.
Si addenta sul mio seno, e inarco la schiena.
A poco a poco lo sento scendere sul ventre, provocandomi sempre più brividi lungo la schiena.
Io continuo ad accarezzargli i capelli, e ad un tratto sento sfilarmi via i pantaloni.
"J-Jace..." Gemo, sentendo i suoi baci caldi sul mio interno coscia.
Mi sento accarezzare dappertutto, e muoio sempre di più dalla voglia di averlo.
"Stasera voglio farmi perdonare, piccola..." Lo sento sussurrare, mentre si sta spostando verso le mutande.
Mi ritrovo completamente nuda, coperta solo dal suo calore.
Un attimo dopo si sfila i pantaloni e i boxer, mostrando la sua erezione.

Rimango completamente senza fiato, da quanto sono eccitata.

Si distende su di me, e d'istinto apro le gambe.
Per un secondo ci guardiamo intensamente negli occhi.
Quegli occhi in cui mi ci perdo ogni fottuta volta.
"Sei bellissima." Sussurra, per poi addentrarsi ancora sulle mia lebbra.
Io mi aggrappo alla sua schiena, tentando di avvicinarmi con le natiche alla sua erezione, ma lui si allontana leggermente.
"Non avere fretta, piccola. Prima devo prendere il preservativo." Mi sorride all'orecchio.
"Prendilo adesso..." Gemo, ormai impaziente.
"No, voglio farti soffrire un po'..." Lo sento ridere, e io mi eccito ancora di più all'idea di dover aspettare.
Ti prego... cosa vuole fare...?
Mi dá dei veloci baci sul viso, per poi passare nuovamente al ventre, fino ad arrivare poi alla zona più bassa.
Non appena si avvicina sento dei brividi in tutto il corpo.
La cosa che più mi fa eccitare è il fatto che continua a baciarmi le cosce, senza arrivare al sodo.

Mi sembra di impazzire... lo voglio adesso.
"Jace, ti prego..."
"Shh..." Ride lievemente, lasciandomi sempre più sulle spine.

Continua così per almeno altri due minuti, finché finalmente si decide a passare al sodo.
Sento la sua lingua su di me e a me sembra di poter svenire da un momento all'altro.
Continua e continua, per un po' di minuti, fino a quando si decide a rialzarsi.
Si allunga verso uno dei cassetti vicino al letto, per prendere in mano la busta del preservativo.
Mentre la scarta io glielo prendo in mano, iniziando a muoverlo su e giù.
"Ah, piccola... tanto tra poco sei mia." Si infila il preservativo e si allunga ancora su di me.
Inizia a baciarmi all'impazzata, e a poco a poco lo infila.
Sento un leggero bruciore, ma un attimo dopo, aiutata dai baci di Jace, inizio a sentire solo un piacere bellissimo.
Mi lascio andare completamente alla sensazione, aggrappandomi ancora alla sua schiena muscolosa.

Inizia a muoversi piano piano, per poi aumentare sempre di più.
In tutto questo il piacere non fa altro che aumentare e non riesco a trattenere dei gemiti.
Lo sento sospirare con foga, quando passa a mordermi il collo.
"Ti amo. Ti amo, cazzo." Mi sussurra all'orecchio e io mi sento sciogliere.
"Ti amo anch'io..."

Andiamo avanti così per circa un'ora, fino a quando entrambi arriviamo al limite.
"Jace... sto per..." Lo avverto, ma sono troppo imbarazzata per terminare la frase.
"Lasciati andare." Mi dice dolcemente, ed io obbedisco.
Dentro di me mi sento pervasa dal piacere, ma la cosa più bella è il fatto che anche lui stia venendo insieme a me.
Mi riempie di piccoli e dolci baci, fino a lasciarsi cadere sul letto.

Abbiamo entrambi il fiatone.
Non diciamo una parola.
Lui mi stringe semplicemente a sé, e io mi appoggio al suo petto.
Riesco a sentire i battiti del suo cuore, e posso dire con certezza che vanno a ritmo col mio.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin