Capitolo 116

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"Buongiorno, bella addormentata!" Mio fratello salta sulle tribune della palestra della scuola, per poi sedersi di fianco a me con un leggero fiatone.

Io ho appena finito gli allenamenti con le cheerleader, ma mi fa sempre piacere fermarmi a guardare sia lui che Jace.
Poi stamattina è stato proprio lui a portarmi a scuola, quindi non avevo ancora visto mio fratello.

"Scusami, non volevo farti preoccupare."
"Tranquilla, l'importante è che abbiate risolto. Per lo meno oggi quell'idiota sembra contento." Ride, indicando Jace con un cenno della testa.

Allungo lo sguardo su di lui e lo vedo correre per il campo con la palla in mano. È sorridente e pieno di energie, tant'è che ha già fatto alterare il coach almeno un paio di volte.
Però si sa: è fatto così!

"Già." Sorrido anch'io.
Heric prende in mano il cellulare, e in quel momento mi torna in mente Emma: devo chiedergli il numero!
Il bello è che avrei potuto chiederlo direttamente a lei, stanotte, o anche a Jace, ma conoscendolo non me l'avrebbe mai dato. Non penso proprio che abbia voglia di rivederci alleate nel prenderlo in giro, iniziando a costruire una possibile amicizia!
Mi viene da ridere solo a ricordare la sua espressione di questa notte.

"Mi daresti il numero di Emma?"
Alla mia domanda lo vedo che fa un sussulto.
"I-il numero di Emma?"
"Sì, che ho detto di strano?" Rido, guardandolo confuso.
"No è che detto così..." Sorride, per poi fare una piccola pausa.
"Che cosa?"
"Niente, tieni." Apre la rubrica per poi farmi vedere il contatto. Copio subito il numero, ma la sua reazione mi ha incuriosita.
"Dai, dimmi! Cosa vuol dire detto così?"
"Ma niente, Allie. È che non ho capito perché non l'hai chiesto a Jace direttamente."
"Ti pare che me l'avrebbe dato? A proposito... tu perché ce l'hai?" Ridacchio, dandogli delle piccole gomitate d'intesa.
"Ah, no. Togliti subito dalla testa quell'idea." Ride, leggermente imbarazzato.
"Quale idea?" Lo prendo in giro.
"Quella che ti frulla per quella testolina vuota." Mi dá un piccolo colpo sulla testa.
"Testolina vuota?! Qua dentro ci sono molte più cose di quanto tu possa immaginare! E comunque non è male come idea!" Esclamo divertita.

In questo momento non so se è più soddisfacente prendere in giro Jace o mio fratello.

"Alison, scherzi?! È troppo piccola, ti prego!" Lo vedo che sta tentando di evitare il mio sguardo.
"Ma se abbiamo due anni di differenza!"
"Ti ricordo che tra poco ne facciamo 17, testa vuota." Ride, allungando le gambe per stirarle.
"Oh, eh va beh! È la tua piccola e te la cresci tu!" Recito, imitando le frasettine romantiche e stupide che si leggono su internet.

Heric mi guarda con una faccia schifata e trattenendo una risata.

"Stare con Jace ti fa male." Dice, alzandosi per ritornare in campo.
"Ti ricordo che lo conosci da prima di me!" Urlo, ancora seduta al mio posto, mentre lui sta già correndo giù.
Lui non dice nulla, alza solo il pollice in su, con un piccolo sorriso divertito.
Dopodiché, ricomincia a passarsi la palla con Jace e i suoi compagni.

Gli allenamenti della squadra sono terminati e io sto per dirigermi in classe, ma ad un tratto sento dei passi dietro di me.
"Alison!"

Questa voce la riconoscerei tra mille.

Quando mi giro trovo Rossana e Debora venire verso di me, a braccia conserte.
E ora che cosa vogliono?

Mi dispiace, ma stavolta non ho nessuna intenzione di farmi mettere i piedi in testa.
E questo è tutto merito di Emma e del suo sostegno.

"Ah, oggi niente farina?" Le prendo in giro.
"Attenta a come parli." Sbotta Debora, di fianco a lei.
"Ah, dovrei stare attenta io?" Rido ironica, ripensando a tutto ciò che mi hanno combinato.
"Ti ricordo che abbiamo ancora dei conti in sospeso. E se vengo a sapere che c'entri qualcosa con questa storia della farina... finisci male." Rossana si mette proprio davanti a me, con sorriso minaccioso.
"Ma è ovvio che è stata lei!" Le fa eco Debora.

Eh no, stronze. La dovete finire di comportarvi in questo modo.

"Voglio proprio vedere cosa volete fare." La guardo anch'io, dritta negli occhi, con aria di sfida.
"Pff, ti abbiamo avvertita: stai attenta." Insiste Rossana.
"Esatto. Perché ti assicuro che potresti anche non essere salvata dalla tua amichetta, stavolta."

Mi viene quasi da ridere: questa stupida sbava dietro a Jace da due anni... se solo sapesse che la mia amichetta é proprio sua sorella non so quanto parlerebbe ancora.

"Certo. È facile essere forti in due, vero?" Sorrido sarcastica, squadrandole entrambe.
"Per una formica come te basterebbe anche solo un poppante." Sta per darmi uno schiaffo, ma con la mano sinistra riesco a bloccargli il braccio.

Non ho nemmeno idea di come abbia fatto,
Penso sia stata una reazione istintiva, perché queste due mi hanno davvero stancata.

"Adesso basta. Tornatevene nel vostro buco: è lì dove devono stare i vermi come voi." La minaccio senza paura, stringendole il braccio sempre più forte.
"Lasciala stare!" Debora sta per venire in soccorso della sua amica ormai dolorante.

Merda... non so se ce la faccio con entrambe...

Io faccio un piccolo passo all'indietro per guadagnare un po' di distanza, ma ad un tratto vado a sbattere contro qualcuno, che si piazza subito davanti a me.

"Che cazzo fai?!"

Quando alzo lo sguardo trovo Jace, con un'espressione infuriata sul volto.
Debora impallidisce, così come Rossana.
Di fianco a Jace c'è anche Heric, che sta per perdere la pazienza anche lui.

Oh, no... non devo permettere a Jace di fare pazzie. Altrimenti la sua condotta potrebbe portare a cose molto, ma davvero molto peggiori.

"J-Jace...? No, aspetta, ti posso spiegar-"
"Non mi devi spiegare un cazzo! Togliti dalla mia vista, perché se ti vedo torcerle anche solo un capello..." Non termina la frase, ma il concetto si capisce benissimo.
"Jace, lascia stare! Non è niente di grav-"
"Niente di grave?! Queste ti stavano mettendo le mani addosso! Fossero stati dei ragazzi sarebbero già col naso rotto!"

È furioso, ma per fortuna mio fratello si piazza davanti, per calmarlo. Dopodiché si rivolge a Rossana.

"Sapevo non andassi d'accordo con mia sorella, ma non mi sarei mai aspettato che potessi alzarle le mani. È meglio se non ti vediamo più vicina a lei." Dice calmo. Una calma che fa venire i brividi.
"Heric... possiamo parlar-"
"Scordatelo." La fulmina con lo sguardo, per poi girarsi verso di noi e farci cenno di andare.

Fino a poco tempo fa sia Rossana che mio fratello erano in buoni rapporti, nonostante io non l'abbia mai sopportata per i suoi atteggiamenti.
Fra me e lei c'è sempre stato odio reciproco: litigate, insulti, minacce, e chi più ne ha più ne metta.
Ma credo che stavolta, a Rossana sia andata peggio di quanto potesse immaginare.
E se lo merita.

"Stai bene?!" Jace abbassa lo sguardo su di me, seguito da Heric.
"Sì, grazie mille." Sorrido ad entrambi.

Ammetto che avrei voluta fargliela pagare a quelle due, ma averle messe in ridicolo con la storia della farina davanti a tutta la scuola mi è bastato.

< Questione Debora Rossana risolta più che bene! Tutto merito tuo: grazie socia! ;) > Digito il messaggio ad Emma, felice di poterle annunciare una così bella notizia.

Pochi minuti dopo mi vibra il cellulare:

<Ciao socia! Perfetto, a quelle bisognava farle il culo! E finalmente ho il tuo numerooo! :D >

Sorrido, rimettendo il telefono in tasca.

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Questo è il capitolo che sarebbe dovuto uscire ieri, ma che purtroppo non ho potuto perché wattpad ha avuto qualche problema 😓

Stasera uscirà quello di oggi!
Un bacione!😘

Al3xja 🌸

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora