Capitolo 80

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Dopo la strigliata del coach vedo i ragazzi completamente demoralizzati.
Jace sembra stia imprecando sottovoce, mentre Heric rimane zitto venendo verso di me.

"Come va?" Indica la mia caviglia con un cenno della testa.
"Dá fastidio... piuttosto, te come stai...?" Lo conosco troppo bene, so che è deluso da come stanno andando le cose.
"Beh, potrebbe andare peggio."
"Peggio di così? E come si può...?" Rido leggermente.
"Ti saresti potuta rompere la caviglia, non credi?" Heric mi rivolge un dolce sorriso accarezzandomi la nuca.
"Forse sí."
"Evans femmina, come va?" Il coach si siede di fianco a me.
"Oh, ehm, bene! Mi dá solo fastidio." In effetti, avendola bloccata con la benda riesco a tenerla più ferma e non mi brucia più come prima. In più anche il ghiaccio ha aiutato un po'.
"Menomale. Vedrai che con ghiaccio, stampelle e nessuno sforzo si rimette a posto in un mesetto."
"Lo spero."
"Evans, fammi un favore. Vai a prendere qualcosa da bere di energetico per tutta la squadra. Fatti aiutare da qualcuno. Dopo le urla che mi avete fatto tirare non ne ho neanche le forze." Sentire il coach sdrammatizzare sulla situazione mi fa accennare un leggero sorriso.
"Va bene. Torno subito." Heric si rialza e si avvicina ad alcuni suoi compagni, per poi sparire insieme a loro.
"É successo qualcosa, vero?"
"C-cosa?" Giro lo sguardo verso il coach, che sembra essersi fatti serio.
"Conosco i miei polli, ormai." Sorride, incrociando lo sguardo col mio.
"Intendo Hogan e tuo fratello." Continua.
"Oh..." Non ho idea di cosa rispondere. Non pensavo se ne potesse accorgere.
"A quest'ora quel ragazzaccio di Hogan non starebbe così." Indica Jace con un cenno del capo e appena lo guardo lo vedo sdraiato per terra, con un braccio sulla fronte.
"Magari... è solo stanco-"
"Stanco?! Chi, Hogan?! Ah, non credo proprio! L'ho pregato per anni di stare più tranquillo e non l'ha mai fatto. E ammetto che, forse, in questo momento, preferirei vederlo come sempre. Nonostante mi arrabbi con loro, tengo molto a lui e a tuo fratello. Non tanto per essere tra i giocatori più forti che abbia mai avuto, ma perché riescono a dare alla squadra qualcosa in più. E no, non parlo dei punti, ma della determinazione."
Rimango in silenzio ad ascoltare il coach. Ammetto che non mi aveva mai parlato così seriamente prima d'ora.
"Ah, comunque... come conosco i miei polli, conosco la mia polla." Ride, dandomi una piccola pacca sulla nuca.
"I-io?!" Arrossisco.
"Sì, proprio tu. Il discorso che ho fatto per quei due vale anche per te. L'ho capito subito che era successo qualcosa tra voi tre. Ora, non voglio sapere cosa. Ma ti chiedo solo... porta pazienza con loro, soprattutto con Hogan. Vi auguro che possiate sistemare tutto."

Dopo il suo discorso non riesco a dire mezza parola. Non me lo aspettavo per niente, davvero.

"Beh, mia cara. Ora ti lascio che vado a scambiare due chiacchiere con gli organizzatori del torneo."Quando si alza dalla sedia sto per dire qualcosa, ma mi blocco non appena lo vedo andare via. Nello stesso momento sposto lo sguardo su Jace, che si sta alzando per venire verso di me.

"Possiamo parlare sí o no?" Mi domanda duro, piazzandosi in piedi davanti a me.
"É meglio di no... mio fratello sta per tornar-"
Improvvisamente mi sento sollevare di peso.
"Mettimi subito giù!" Inizio ad urlare e dimenarmi.
"Jace!" Insisto, non sentendo alcuna risposta.
Subito dopo entra in una stanza, credo lo spogliatoio maschile, e chiude la porta dietro di sé.
"Lasciami subito!"
"Ok, ma adesso parliamo." Mi fa sedere delicatamente sulla panca, facendo attenzione a non prendermi la caviglia.

Lo ammetto, il contatto con lui mi mancava da morire... e averlo interrotto mi fa stare peggio. Sento una mancanza che non avevo mai sentito prima.
"Ti fa male?"
"Poco..."
Rimaniamo un attimo in silenzio. Uno di quelli imbarazzanti da cui vorresti sparire subito.
"Mi dispiace..." Se ne esce tutto a un tratto.
"Tranquillo, penso si sistemerà presto."
"Non parlo della caviglia. O almeno, non solo di quella."
"Oh..."

L'ennesimo silenzio cala tra noi. Ad un tratto lo sento sospirare per poi decidersi a prendere parola.

"Senti, sono stufo di questa situazione. Non riesco a fare un cazzo. Neanche a togliere una cazzo di palla a quattro pischelli."
"Non l'ho voluto io. Se tu mi avessi raccontato la verità fin da subito tutto questo non sarebbe successo!" Non va bene, mi sento di nuovo troppo nervosa.
"La veritá che sai tu non è quella giusta!" Benissimo, anche lui sta iniziando a perdere le staffe. So già come finiremo.
"Pf... mi stai dicendo che piuttosto che credere a mio fratello, dovrei credere a te?" Rido amaramente.
"Ti sto chiedendo di ascoltare la mia versione, piuttosto che fare come fece tuo fratello anni fa!" Il suo sguardo duro dagli occhi gelidi è fisso su di me. È molto più alto di me, ma vederlo da seduta mi fa sentire ancora più piccola.
"Cosa intendi?"
"Prima di rispondere, dimmi cosa ti ha raccontato lui."
"Cosa mi ha raccontato?! Mi ha raccontato di come tu e Nate gli avete rifilato tutta la droga di Jeremy e di come ha rischiato di essere preso dalla polizia!" Giuro, vorrei alzarmi in questo momento ed essere faccia a faccia con lui, ma la caviglia me lo impedisce.
"E tu non hai mai pensato che tuo fratello potesse averti detto una stronzata?!" Il timbro della sua voce mi fa rabbrividire leggermente, ma non ho intenzione di cedere.
"Heric è mio fratello e la mia famiglia! È la persona che conosco meglio al mondo! Tu non prenderesti le difese delle tue sorelle se ti informassero di una cosa del genere?!" Sbotto all'improvviso.

Jace rimane un attimo in silenzio, quasi senza parole. Si passa solo una mano tra i capelli.
"Alison... hai ragione, lo capisco. Ma ti prego, mi devi credere. Non è andata come credi!"
"E come faccio ad averne la conferma?! Nessuno potrà mai portarmi indietro nel tempo!" Faccio per alzarmi, ma appena appoggio la caviglia al suolo sento una forte fitta.
"Attenta!" Jace mi prende dalla vita appena in tempo.
Alzo leggermente lo sguardo e incrocio i suoi occhi azzurri come il cielo. Siamo a due centimetri di distanza e il mio cuore inizia a battere talmente veloce che ho paura possa sentirlo pure lui.
Presa dall'imbarazzo tento di allontanarmi.
"Ehm, t-tranquill-"
"Stai ferma. Ti porto io di là, ma prima vorrei che tu mi ascoltassi..." La sua presa è forte, ma non da far male.
"Non possiamo, tra poco ricomincia la partit-"
"Non me ne frega niente di sta partita. L'unica cosa di cui mi importa perennemente sei tu, cazzo!"
Alla sua frase perdo un battito. Sento il viso in fiamme e la mente annebbiarsi. Le sua mani continuano a stringermi e i suoi occhi a farmi innamorare sempre di più.

Questo non va bene... Alison, riprenditi.

"Toglile subito le mani di dosso, bastardo!" Improvvisamente mio fratello fa irruzione nello spogliatoio e si fionda su Jace interrompendo il nostro "abbraccio".
"Allie!" Sento Sam e Katie venire verso di me per aiutarmi a stare in piedi.
"Stavamo tentando di parlar-"
"Non me ne frega un cazzo! Non ti devi avvicinare più, o fai una brutta fine, hai capito?!" Jace e Heric sono faccia a faccia e la cosa mi sta facendo andare in panico. Sono terrorizzata per entrambi.
"Allie, ci dispiace davvero... abbiamo tentato di calmarlo ma..." Sam inizia a parlare.
"M-ma appena quel cretino di Tom gli ha detto che vi ha visti andare verso gli spogliatoi è impazzito..." Vedere le mie amiche così dispiaciute e i due ragazzi a cui voglio più bene al mondo litigare... mi spezza il cuore.
"N-non ce la faccio più..."
"Allie...?" Heric lascia perdere Jace per poi catapultarsi su di me.
Le mie lacrime iniziano a scivolare giù per le guance. Sento il cuore a pezzi.
È successo di tutto in così poco tempo...
Non so nemmeno cosa fare... se credere a mio fratello, colui con cui ho passato la mia intera vita, o se dare un minimo di fiducia al ragazzo... di cui mi sono perdutamente innamorata...

Che qualcuno mi aiuti...

"Allie, calmati." Heric continua a rincuorarmi.
Non vorrei piangere. Mi sento fin troppo una bambina. Ma dentro di me sento un vuoto pazzesco. Mi fido ciecamente di mio fratello... chi è che non si fiderebbe della propria famiglia...? Ma allo stesso tempo... non voglio perdere Jace...

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now