Capitolo 133

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Per felicità di Heric, ma soprattutto per disperazione di mamma, il pomeriggio è praticamente volate ed è ora di terminare la festa.

"Oh Jace caro, torna a trovarmi al più presto possibile!" Mia madre si fionda su di lui, per abbracciarlo e baciarlo sulla guancia ormai sulla soglia della porta.
"Sicuramente!" Sorride lui, ricambiando.

Dopodiché Scarlett e Nate ringraziano caldamente sia lei che mio padre.

"Emma, mi raccomando voglio rivedere anche te!" Cinguetta la mamma, dandole un caloroso bacio sulla guancia.
"Ci conti, anche perché ho intenzione di venire a trovare Alison." Emma mi fa l'occhiolino.
"Tesoro, puoi venire a trovarci tutte le volte che vuoi!"
"Per una volta sono d'accordo con mia moglie." Dice papà.

Ormai è arrivato il momento di andare, e anche per me. Sì, a quanto pare Jace aveva in mente qualcosa già da prima che glielo chiedessi in quel modo ambiguo e imbarazzante.

"Non è un problema se..." Jace non termina la domanda, mi indica soltanto.
"E quale problema, caro! Uscite, divertitevi!" Ride allegra mia madre.

Non avevo dubbi. Nonostante domani sia lunedì e ci sia scuola, purché si tratti di Jace potrei tornare anche all'alba. Magari anche del giorno dopo.

"Sì, ma non fate tardi. Jace, ricordati che domani dovete andare a scuola." Gli ricorda Scarlett, da brava sorella maggiore.
"Sì sorellona..." Jace tira su gli occhi. "Ci puoi lasciare davanti al pub?"
"Ti lascio al pub signorino..." Incrocia le braccia al petto la sorella, guardandolo storto.

Devo essere sincera: mi piace come Scarlett si preoccupi e si prenda cura dei fratelli. Credo che, da quando i loro genitori non ci sono più, si sia sentita in dovere di fargli da mamma.

"Tu sei pronto?" Chiedo ad Heric, che era andato cambiare la camicia con una maglia nera e una tuta grigia. Conoscendolo preferisce di gran lunga stare comodo.
"Sì-"
"Heric, amore della mamma esci pure tu?" Mia madre lo guarda perplesso.
"È il compleanno del mio migliore amico e me ne resto a casa?" Le risponde ovvio, sedendosi sfacciatamente sulle scale per allacciarsi le scarpe.
"Ma tesoro, fate venire Emma con voi!" Stavolta si rivolge a me, e sia Heric che Jace balzano sul posto.
"Ma certo, per me è un'idea fantastica-" Sto per rispondere, ma Jace si piazza davanti a mia madre per bloccarla.

Lo sapevo, ecco perché non l'ho proposto prima, nonostante mi fosse già passato per la mentre.

"Signora, oggi ho superato il limite di tempo che posso sopportare con quel piccolo mostro, come regalo di compleanno ho bisogno di stare senza di lei per almeno tutta la notte!" Jace prende le mani di mia madre, sorridendo nervoso nella speranza di farle cambiare idea nella sua testolina piena di ricci biondi.
"J-Jace, puoi fare meno il cafone per una volta?!" Lo riprende Scarlett.
"Lascialo fare. A maggior ragione che non mi sopporti più ho deciso che verrò." Emma si avvicina al fratello, gli stringe una spalla e sorride fiera di sè.

Si vede che dopo tutti gli insulti che si tirano questo non la tocca per niente.

"Sei troppo piccola, non puoi venire!"
"Sveglia! Hai diciotto anni, non ventuno. Pensi che a te daranno da bere?" Fa spallucce la sorellina.
Jace non risponde, lancia solo uno sguardo ad Heric, che lo guarda come impassibile.
"Emma, per una volta tuo fratello ha ragione. Tu vieni a casa con me."
"Eddai Scar-"
"Ma sì! Tesoro, non vedo cosa ci sia da preoccuparsi! E poi c'è anche il mio caro Heric in caso di pericolo!" Mia madre si avvicina ad Emma, avvolgendola in un dolce abbraccio.

Alla sua frase giro lo sguardo verso Heric, che sembra stia per imprecare dall'interno.

"Ehm, signora in realtà so cavarmela da sola..." Sorride Emma, imbarazzata.
"Non avevo dubbi, cara! A mio figlio piacciono proprio le ragazze intraprendenti come-"
"OK! Mamma..." Esclamo, per interrompere un'altra delle sue scenette comiche. E poi, da brava sorella, mi sento in dovere di proteggere mio fratello dalla furia scatenata di nostra madre.
Anche se... vederlo così mi fa morire dal ridere.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now