Capitolo 7

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Quando mi giro sento una vampata di calore invadermi il corpo.
Un ragazzo mulatto, con gli occhi celesti come il mare, è proprio qui, di fianco a me.

"Oh, Nate! Che piacere vederti!" Esclama il signore pelato.
"Sarei felicissimo di dire lo stesso, Bane, se solo facessi entrare questa mia... amica." Sorride lui.
"Ecco, lo sai che lo farei, più che volentieri, ma purtrop-"
"Sono sicuro che puoi fare un strappo alla regola." Il suo sorriso è cambiato. Sembra quasi... minaccioso.
"Ma... ma certo! Prego! E buon divertimento! Signorina..." Abbassa la testa, quando si rivolge a me.

Una volta entrati ci troviamo in un posto strano. Non saprei nemmeno definire cosa sia.
So solo che è pieno di gente che urla e beve, con lo sguardo costantemente rivolto verso il centro. Ma, purtroppo, non riesco a vedere nulla.
Hogan sarà in mezzo a tutta questa gente?

"Scusa, posso sapere chi sei?" Mi chiede il ragazzo.
"Non ti hanno mai detto che, prima di chiedere il nome di qualcuno, prima ci si dovrebbe presentare?" Alzó un sopracciglio per fare la dura, anche se mi sento estremamente a disagio.

Non ho idea di dove mi trovo, e soprattutto chi sia questo ragazzo.

Lui mi porge la mano.

"Sono Nate Allen e tu, sicuramente, non sei la ragazza di Jace." Sorride lui.

Sembra un ragazzo educato e gentile, ma quando sento parlare di quell'idiota divento isterica.

"E tu cosa ne puoi sapere?!"
"Oh, scusami. Non volevo dubitare di te, anzi. Solo che... conosco Jace da quando siamo piccoli. È come un fratello per me e... beh, so come si comporta con le ragazze." Sorride.
D'un tratto mi pento del tono che ho usato.
"Scusami... non volevo essere maleducata. Solo che... non lo sopporto."
"Jace?"
"Già."
"Beh, non sei la prima." Ride, seguito da me. "Non mi hai ancora detto il tuo nome." Continua.
"Oh! Scusa! Io sono Alison. Alison Evans." Gli stringo la mano.
Lui assume un'aria stupita.
"Alison? Sei veramente Alison?!"
"Ehm... sì, perché?"
"Beh, allora ti conosco più di quanto tu possa immaginare. Jace mi parla spesso di te."
"Di me?! Hogan?!" Chiedo incredula.
"Si, sono a conoscenza di tutte le vostre ehm... dimostrazioni d'affetto." Ironizza lui.
Io scoppio a ridere.
"Seh, proprio d'affetto! A proposito, dov'è?"
Lui gira lo sguardo verso il centro della sala.
"Penso che tra poco tocchi a lui."
"Tocchi a lui? Cosa intendi?"
"Sì, vieni con me." Mi prende la mano e il mio cuore perde un battito.

Mi trascina verso il centro del locale e, dopo aver ricevuto gomitate e pestoni, ci fermiamo.
Davanti a noi c'è un grosso ring, impossibile da raggiungere per le sbarre di ferro che ci tengono bloccati.
Due uomini, con addosso solo dei pantaloncini, si stanno tirando pugni e calci. Uno dei due prende l'altro per il busto, facendolo cadere per terra, finché non perde conoscenza.

"IL VINCITORE È ANDREW ANDERSON!"
Una grande folla di persone inizia a urlare, elogiandolo. Alcuni fanno versi, altri gridano il suo nome. Mentre io, sono sconvolta.

"Ma... è orribile!" Urlo.
Alcune persone, di fianco a me, mi lanciano degli sguardi minacciosi.
"Intendevo... è orribilmente strepitoso! Wow!" Sorrido, falsamente.
Nate scoppia a ridere, rimanendo sempre di fianco a me.

"E ORA, SIGNORE E SIGNORI! È ARRIVATO IL MOMENTO! LA GRANDE FINALE!!!"

Altre grida mi stordiscono le orecchie, facendomi fare un sussulto.

"TOCCA A LUI! IL PIÙ FORTE, IL PIÙ TALENTUOSO, MA ANCHE IL PIÙ GIOVANE..."

"Oh, cielo... sembra mia madre quando parla di Hogan!" Metto una mano sulla fronte.

"JACE HOGAAAAAN!!!"

Rimango immobile, mentre altre urla, si spargono intorno a me.

"No, sta scherzando, vero?!" Rido nervosa, tirando una pacca sulla spalla a Nate.
Lui mi rivolge uno sguardo, sorridente.
"Cosa?"

D'un tratto il mio sguardo si blocca.

Quello che vedo mi sconvolge ancora di più. Il ragazzo che, fino a poche ore fa, stava scontando una punizione con me, sta salendo sul ring.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now